Belli e possibili: 12 alberghi strepitosi ma abbordabili per l’estate
Tutti li cercano, chi li trova non lo dice, e chi lo dice poi si pente, perché saranno famosi: alberghi del mondo belli e perfetti, in posizione migliore, con vista, atmosfera, gente simpatica, staff memorabile. Però abbordabili.
Sì, esistono, e quando li incontri li riconosci al volo. Sono gli hotel dove si sta benissimo anche senza essere Bill Gates o Madonna, dove basta uno sguardo e sai già che tornerai. A volte sono quasi dei bed and breakfast, a metà tra la casa privata e l’hotel di charme, incuranti di Tripadvisor e da amore a prima vista.
Anche su Instagram si resta vaghi: «Da qualche parte a sud di Colombo», cioè alle Maldive, ma più discreto. «Poco fuori Hong Kong», cioè a El Nido, Filippine, il più bel posto di mare dell’Indo-Pacifico (googlare per credere). Gli habitué tendono a chiamarli «alberghini», molto understatement, per minimizzare.
Ecco i nostri preferiti (sfogliateli tutti nella gallery), tutt’altro che alberghini, dove le stelle non contano, ma valgono la gestione, il fascino del luogo, il gusto dei proprietari, la cura dei dettagli. Indirizzi da segnarsi e, nel caso, prenotare presto: sono spesso esauriti, niente è più ambito di un albergo perfetto e sconosciuto.
IL TAO DELLA BARCA (FILIPPINE)
Ci sono luoghi che devono tutto ai social, le Filippine sono uno di questi: pochi viaggiatori, e quasi tutti residenti in Asia, prima di scoprirle in rete conoscevano la bellezza surreale dei suoi arcipelaghi. Si chiama Tao Philippines, non è propriamente un albergo, ma un safari marino, anzi meglio un island hopping, che parte da El Nido, a nord dell’isola di Palawan, e arriva a Coron, uno dei parchi corallini più ricchi al mondo. Si naviga su barche tradizionali di legno costruite a mano, in piccoli gruppi cosmopoliti e avventurosi tra infiniti bagni alla scoperta del reef, si accende il falò sulla spiaggia, si dorme nella brezza di mare sotto tende e bambù, praticamente all’aperto. Il prezzo è budget (da circa 80 euro a notte, diversi i tour, anche privati da tre giorni in poi; taophilippines.com) ma l’esperienza vale mille stelle. Quelle che ammiri sui picchi rocciosi dove fanno i nidi le rondini quando arriva la notte. Attenzione: No Schizzinosi, è un viaggio sportivo con forte vocazione al contatto locale. Sì Nomadici di mare e curiosi dell’umanità.
DORMIRE AL BAR (MIAMI)
All’inizio era solo un ostello lungo l’Indian Creek, nella parte defilata di Miami Beach opposta al mare, dove i surfisti al mattino si allenano con il kayak. Oggi il Freehand ha fratelli a Chicago, Los Angeles e New York. Ma questo resta il primogenito. Chiamarlo ostello è riduttivo: l’edificio bianco antico nasconde un grande giardino interno assediato da palme e alberi tropicali in quel disordine un po’ alla New Orleans che ci ricorda quanto Miami sia un grande parco selvaggio del Sud. Più vicina in certi suoi angoli alla Georgia di Via col vento che alla vicina Cuba delle auto pastello. Il costo è easy, 32 euro il letto in un dormitory da quattro (uomini e donne separati, ma rimane per veri globetrotter). La suite design sul giardino 70 euro a persona. Il fascino del suo bar Broken Shaker, eletto «best cocktail bar in America», è da non perdere. No Allergici all’ostello. Sì Festaioli: il pool party è speciale (freehand.com).
PIONIERI A JACKSON HOLE (WYOMING)
Chi ha detto che Jackson Hole, la valle regina del Wyoming e meta del bel mondo americano, sia riservata a Paperoni in cappello da cowboy? L’Anvil Hotel di Jackson (anvilhotel.com), con la sua facciata color canna di fucile, le coperte da nuovi pionieri eleganti e il ristorante Glorietta accogliente come un saloon, ha fiori ovunque e camere di stile a partire da 80 euro in due. Cosa chiedere di più?
Sì Fan dei parchi dai tempi dell’orso Yoghi, Bubu (il cui nome vero, si scopre, era Boo-boo) e il ranger Smith. No Chi cerca le città e ha sempre odiato Yoghi, il ranger Smith e il verde in generale: qui la metropoli non c’è.
PIÙ RIAD PER TUTTI (MARRAKECH)
Il dilemma è arduo: quale tra le centinaia di riad di Marrakech scegliere? Dalle foto sono spesso da mille e una notte, con vasche, giardini, palmeti e copriletti in tema. Ma saranno veritiere? Spesso non molto. Per evitare delusioni, è utile il classico poker di domande da rivolgere prima di partire all’albergatore: «Quanto è grande la mia stanza? Quando è stata rimessa a posto l’ultima volta? Dove affaccia e a che piano?». Senza paura di sembrare diffidenti. Sempre meglio che cambiare alloggio nella notte e rimanere in preda all’aspettativa delusa (in vacanza è esponenziale). La buona notizia è che i riad di Marrakech, la città tesoro, classificata dall’Unesco edificio per edificio, sono stupendi. Proprio l’architetto Quentin Wilbaux, che ha lavorato per l’Onu, ha restaurato (ovviamente molto bene) un riad nella zona di Kaat Ben Nahid. Si chiama Le Riad Berbère, è un edificio del Seicento restaurato in una zona rimasta esente da venditori ossessivi e ristoranti improvvisati. Tra botteghe e suoni di artigiani provenienti da altri secoli, l’aria in questa parte della città è unica. Dentro, il riad si rivela raffinato e pieno di eleganza (sì, c’è lo yoga, il trend globale dal Polo alla Patagonia, come farne a meno?). Quando vedi le tariffe, da 55 euro a persona, anche per le suite con terrazza, quasi non ci credi. Anche la spa ha costi in tono (esempio: hammam 18-28 euro; leriadberbere.com). Sì Cercatori di nuove zone. No Centrocittàcentrici.
ZANZIBAR SEGRETA (TANZANIA)
L’isola in realtà non si chiama Zanzibar ma Unguja. Zanzibar è il nome dell’arcipelago intero, che ha circa 40 isole, alcune interessanti (ne riparleremo, la costa Est africana sta crescendo in nuove isole un tempo sconosciute). Ma per comodità turistica si finisce per chiamarla Zanzibar. Un viaggio qui non è soltanto sole & mare come può sembrare: Unguja è da esplorare, la prima Africa ideale, facile e fascinosa. Ma meglio non affidarsi al caso: certe parti deludono. Nella nostra zona preferita, a nord di Matemwe, selvaggia e con un mare che diventa spettacolare, c’è il molto semplice ma idilliaco Seles Bungalows (info@selesbungalows.com; 70 euro in due). È quasi un camp, e cucina anche stupende aragoste. Più signorile, l’elegante Bandas (zanzibarbandas.com; 140 euro in due) con una piscina stile mid-modern da cui separarsi è difficile. Sì Timorosi dell’Africa: qui si cambia idea. No Ossessivi di puntualità e precisione: It’s Africa.
Gli altri indirizzi dei nostri hotel chic e possibili per l’estate nella Gallery.