Virna Toppi: «Carla Fracci ci ha insegnato a essere noi stesse, dentro e fuori la scena»
Quando la notizia delle gravissime condizioni in cui versava Carla Fracci si è diffusa al Teatro Alla Scala di Milano, per il corpo di ballo impegnato nelle prove è stato un colpo al cuore. «Fino a due mesi fa era qui in sala a spiegarci Giselle, a cantare, a ballare, a ridere e a scherzare insieme a noi. Quando è arrivato il sovrintendente generale per parlare con il nostro direttore e questi è rientrato in sala per darci la notizia, c’è stato uno shock collettivo. È subito calata un’atmosfera lugubre; da lì in poi non siamo neanche riusciti a provare».
Raggiungiamo Virna Toppi telefonicamente a poche ore di distanza dall’annuncio della scomparsa dell’iconica étoile. La 29enne prima ballerina della Scala ha un ricordo nitido e prezioso di Carla Fracci, che proprio di recente aveva incontrato il corpo di ballo scaligero per tenere due masterclass in streaming su Giselle, uno dei suoi ruoli più iconici.
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Morta Carla Fracci, «eterna fanciulla danzante»«È stata con noi due settimane, dandoci nozioni su un balletto che nessun altro avrebbe potuto conoscere meglio di lei. Anche quando è venuta in sala, dopo anni che non tornava, era veramente contenta. È un po’ come se avesse dato un addio a quello che era ancora il «suo» teatro».
Qual è il tratto distintivo di Carla Fracci, l’elemento che più di ogni altra cosa ha caratterizzato il suo stile?
«La sua limpidezza, la sua naturalezza, la sua spontaneità. Com’era in scena lei era in sala. E com’era in sala era fuori dal teatro. Quello che ci ha insegnato è l’importanza di essere sempre noi stesse, all’interno della scena e all’esterno. Anzi, all’interno della scena a maggior ragione: perché solo così si riescono a trasmettere delle emozioni reali, che ci appartengono veramente».
Icona di bravura e fonte di ispirazione per tutte le ballerine. Lo è stata anche per lei quando ha iniziato a danzare?
«Assolutamente sì, fin da piccolina guardavo le sue foto, ascoltavo le sue parole nelle interviste, guardavo la sua Giselle su YouTube: è sempre stata una fonte di ispirazione sotto tanti punti di vista. Anche per la sua grazia, la sua determinazione, la sua costanza e la sua voglia di lavorare. È e sarà per sempre un punto di riferimento per noi ballerine».