Vaccino Pfizer: composizione ed effetti collaterali del Comirnaty
Dall’inizio della campagna vaccinale ad oggi, il 70,9% delle dosi di vaccino somministrate in Italia sono di Comirnaty, ovvero del vaccino basato sulla tecnologia a mRNA, messo a punto da Pzifer-BioNTech.
Il dato è riportato nel Quarto Rapporto sulla sorveglianza dei vaccini Covid-19, pubblicato lo scorso 10 maggio dall’Agenzia Italiana del Farmaco e riguardante le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza, nel periodo tra il 27 dicembre 2020 e il 26 aprile 2021, per i quattro vaccini in uso nella campagna in corso.
Secondo quanto si legge nel documento, su un totale di 18.148.394 dosi somministrate, sono pervenute 56.110 segnalazioni, di cui il 91% sono riferite a eventi non gravi, che si risolvono completamente, e che annoverano principalmente dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari, per lo più lo stesso giorno della vaccinazione o il giorno successivo.
La maggior parte delle segnalazioni, che risulterebbero comunque in calo rispetto al precedente rapporto, probabilmente – come si legge nel testo – per una sorta di effetto plateau generato da una maggiore consocenza dei vaccini in uso, sono relative al Comirnaty (75%), che risulta però il più utilizzato nella campagna vaccinale con appunto il 70,9% delle dosi somministrate.
Quali sono dunque i principali effetti collaterali del vaccino Pfizer e cosa contiene il farmaco?
Ecco quello che c’è da sapere
Vaccino Pfizer: cosa contiene
Come chiarito dalla scheda informativa presente sul sito dell’Agenzia Italiana del Farmaco, il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (o Comirnaty) è fatto con molecole di acido ribonucleico messaggero (mRNA) che contengono le istruzioni perché le cellule di un individuo vaccinato sintetizzino le proteine Spike, ovvero le proteine di superficie attraverso il quale il virus infetta le persone.
“Il vaccino – si legge nella scheda – non introduce nelle cellule di chi si vaccina il virus vero e proprio, ma solo l’informazione genetica che serve alla cellula per costruire copie della proteina Spike. Se, in un momento successivo, la persona vaccinata dovesse entrare nuovamente in contatto con il SARS- CoV-2, il suo sistema immunitario riconoscerà il virus e sarà pronto a combatterlo.”
Non utilizzando virus attivi, ma solo una componente genetica che porta nell’organismo di chi si vaccina l’informazione per produrre anticorpi specifici, il vaccino non può quindi provocare la malattia COVID-19.
Oltre all’RNA messaggero, il vaccino Comirnaty contiene altri eccipienti, elencati nel foglio illustrativo reso disponibile, lo scorso 24 aprile, sempre da Aifa e nello specifico: 1,2-Distearoyl-sn-glycero-3-phosphocholine, Colesterolo, Potassio cloruro, Potassio diidrogeno fosfato, Sodio cloruro, Fosfato disodico diidrato, Saccarosio e acqua per preparazioni iniettabili.
Vaccino Pfizer: gli effetti collaterali
Nello stesso foglio illustrativo sono riportati i principali effetti collaterali, riscontrati durante la fase di sperimentazione e post autorizzazione, ovvero quando ha cominciato ad essere somministrato.
Le reazioni avverse osservate più frequentemente, e dunque molto comuni, (che riguardano più di 1 persona su 10) sono state dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, diarrea, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre, quest’ultima riscontrata con un’incidenza maggiore dopo la seconda dose.
Tra gli effetti collaterali comuni, ovvero verificatisi in meno di 1 persona su 10, si riscontrano invece anche arrossamento nel sito di iniezione e nausea.
Non comuni, ovvero riscontrati in meno di una persona su 100, sono invece effetti collaterali come prurito nel sito di iniezione, dolore agli arti, ingrossamento dei linfonodi, sensazione di malessere e reazioni di ipersensibilità, come eruzione cutanea e orticaria.
Ritenuto invece un effetto collaterale raro, la paralisi facciale, che si è verificata in meno di 1 persona su 1000.
A confermare i principali effetti collaterali riscontrati in fase di sperimentazione, è lo stesso Rapporto sulla sorveglianza dei vaccini, in cui si legge che “la maggior parte di sospetti eventi avversi successivi a vaccinazione con Comirnaty sono relativi alla classe organo-sistemica delle patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione (75%), soprattutto febbre, dolore in sede di iniezione, stanchezza/astenia e malessere generale (non gravi nel 94% dei casi), seguiti dalle patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo (41%), soprattutto mialgie, artralgie e dolore muscoloscheletrico (non gravi nel 95% dei casi)”.