La Regina parla di «unità» e «dedizione» prima dell’intervista di Harry e Meghan
Ci sono parole chiave nell’esistenza della regina Elisabetta: una di queste è dedizione. Non è un caso che l’abbia utilizzata anche nel discorso per la giornata del Commonwaelth nell’anno della pandemia, ma anche a poche ore dall’intervista di Harry e Meghan a Oprah Winfrey. Le parole sono rivolte alle nazioni legate al Regno Unito, ma non è difficile cogliere un riferimento anche alle divisioni interne a casa Windsor.
Elisabetta II ha parlato di unità e dedizione disinteressata. Il riferimento diretto e esplicito è alla battaglia contro la pandemia di questi tempi. Nessuno vieta che ce ne possa essere anche uno implicito. «Questi tempi difficili hanno portato a un più profondo apprezzamento del sostegno reciproco e dell’aiuto spirituale che viene dall’essere legati agli altri», ha detto la sovrana 94enne.
Anche se le esperienze sono state diverse nelle diverse parti del mondo la Regina parla di virtù comuni: «coraggio, impegno, dedizione disinteressata al dovere sono stati dimostrati in ogni parte del Commonwealth da chi è impegnato nell’assistenza sanitaria». Una lettura «maligna» potrebbe portare a pensare che queste virtù siano da qualche parte mancanti.
La regina non lo dice, non lo avrebbe detto in nessun caso. Sua maestà non si abbassa a diatribe televisive, ma certo non si tira indietro quando ci sono i valori e l’onore della monarchia da difendere. Lo ha fatto ricordando come lei e gli altri reali ufficialmente impegnati (Harry e Meghan non lo sono più) non hanno mancato ai loro impegni nonostante la pandemia utilizzando tutti i mezzi possibili. «Ci siamo pian piano trovati capaci di utilizzare questi mezzi di comunicazione trovando un’immediatezza che supera ogni distanza».
Alcune di queste videochiamate sono state fatte anche fra Harry, il figlio Archie e i nonni. Lo ha raccontato il principe a James Corden. Se ce ne saranno altre in futuro dipenderà dal contenuto dell’intervista della coppia ormai californiana con Oprah.