Sono assunti in Romania e lavorano da noi: i finti immigrati italiani
Operai, muratori, camionisti. Ma anche operatori socio-sanitari, infermieri, persino medici. Trasportano merci, costruiscono case, assistono i malati: solo che a dispetto della nazionalità italiana sono pagati come se avessero il passaporto romeno. Cioè con meno contributi, tutele monche, e spesso anche stipendio mensile netto più basso. Dopo anni di caporalato degli africani nelle campagne e di schiavismo dei lavoratori dell'Est nei cantieri e sulle autostrade, è questa la nuova frontiera... Читать дальше...