Stanza degli abbracci a Monfalcone. I “nonni” si riprendono i loro affetti
Nella Casa Albergo il box trasparente sarà operativo per parenti e amici da domani su appuntamento
MONFALCONE Un regalo di Natale e di civiltà è stata definita la “stanza degli abbracci”, inaugurata ieri mattina alla casa di riposo di via Crociera, a Monfalcone. Sinonimo di attenzione e di sensibilità nei confronti degli anziani che ora potranno incontrare i propri congiunti in un contesto sicuro, lasciando che gli affetti e le emozioni diventino un contatto fisico, recuperando la spontaneità dei gesti che il Covid-19 ha reso impossibili. La nuova struttura, realizzata in una settimana, sarà operativa da domani, con la modalità dell’appuntamento. Il box costituito da teli di pvc trasparenti (cristal) su intelaiatura in legno, è ricavato in un ingresso della casa di riposo permettendo l’accesso diretto dall’esterno dei famigliari. Nelle due pareti si “allungano” verso l’interno le “braccia” di materiale plastico specifico utile a stabilire il contatto, restituendo intatto il calore corporeo di una stretta di mano. L’ambiente si sviluppa in un corridoio che viene chiuso da una paratia, fatta scorrere ad ulteriore protezione, lo stesso spazio che era stato attrezzato per le visite nel periodo in cui erano consentite. La “stanza degli abbracci” è stata “validata” da Asugi, che ha eseguito un sopralluogo.
Il box si trova nell’ala del Blocco 1 di Casa Albergo, Covid-free, separato dal Blocco 2 dove s’erano verificati i contagi degli ospiti, alcuni dei quali trasferiti alla Rsa di Cormons e alla Pineta del Carso. Era stata anche realizzata la “bolla”, zona filtro per il mantenimento nella struttura degli anziani asintomatici. Ora sono solo due i positivi, ed è atteso il rientro di quanti erano stati ricoverati. Ieri è stata una giornata all’insegna della vicinanza e del rispetto verso gli ospiti e le loro famiglie, come ha sottolineato il sindaco Anna Maria Cisint, affiancata dall’assessore Michele Luise, che ha gestito e gestisce i rapporti e gli aspetti organizzativi inerenti la struttura, nell’affrontare in uno spirito di collaborazione la difficile situazione legata all’emergenza sanitaria, oltre al segretario generale del Comune Luca Stabile, di recente nomina, assieme all’uscente Francesca Finco. Presenti la responsabile infermieristica del Blocco 1, Antonella Valletta, ed il consigliere regionale Giuseppe Nicoli, a rappresentare il vicepresidente Riccardi. «La “stanza degli abbracci” è un’ulteriore dimostrazione della sensibilità e della cura verso gli anziani ospiti di questa importante struttura che accoglie 120 “nonni”, i nostri “nonni” – ha detto Cisint –. Rappresenta il principio di fondo che ha da sempre permeato la nostra volontà di mantenere prioritaria l’attenzione nei confronti della popolazione anziana. In questo lungo periodo di emergenza sanitaria – ha aggiunto – è stato fatto un lavoro enorme, assieme ai dipendenti e operatori della Casa Albergo e della cooperativa che ha in capo la gestione. Un encomiabile lavoro di dedizione, sacrificio e costante adeguamento alle prescrizioni di sicurezza. Abbiamo sempre voluto favorire i contatti tra gli ospiti e i loro famigliari, durante l’estate attraverso le videochiamate, per arrivare agli incontri nel giardino esterno della struttura, fino a quando è stato consentito. In base agli sviluppi normativi abbiamo creato le condizioni più opportune per il mantenimento dei legami affettivi. E ora il nuovo passaggio è molto più evoluto». Nicoli ha portato il ringraziamento del vicepresidente Riccardi: «La Regione vuole partecipare all’importante iniziativa. Monfalcone è precursore delle nuove azioni da mettere in campo». Ha ricordato la presentazione come gruppo di Forza Italia di un ordine del giorno, votato all’unanimità dal Consiglio, per stanziare le risorse utili alla sanificazione di queste stanze speciali, che la giunta si appresterà a deliberare. Ha parlato dell’operosità di coloro che «lavorano sul territorio», nel riferirsi alla responsabile Valletta e ai dipendenti della struttura, «unitamente alla determinazione dei sindaci, come Cisint, e anche l’assessore Luise».—
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