Regione che invecchia e poco attrattiva: in dieci anni in Friuli Venezia Giulia persi oltre 12 mila e 700 residenti

Al terzo posto per indice di vecchiaia. La conferma dal censimento dell’Istat. Cala anche la quota di stranieri

Una regione che invecchia, poco attrattiva, da cui molti scelgono di allontanarsi e in cui pochi decidono di trasferirsi. Quel piccolo giardino che chiamiamo Friuli Venezia Giulia, un territorio unico per caratteristiche geografiche che si concentrano in distanze modeste (percorrendo meno di 150 chilometri si passa da un pista da sci al mare), ricco diversità, con una qualità di vita elevata (come confermano i rapporti di Italia oggi e Il sole 24 ore), perde residenti, anno dopo anno.

La fotografia
Non è un trend che stupisce, lo vediamo ogni anno nel consueto bilancio demografico. Oggi l’Istat lo conferma mettendo a disposizione una parte dei dati dell’ultimo censimento della popolazione, e consentendo un raffronto decennale. Nel 2011 risiedevano in regione 1 milione 220 mila persone, al 31 dicembre 2019 erano 1 milione 206 mila 216, il che significa che nell’arco di tempo di un decennio il Fvg ha perso 12 mila 769 residenti. Nel solo anno 2018-2019 la popolazione si è ridotta di 4 mila 918 abitanti.

Il raffronto
A Nordest il Fvg è un’eccezione, perché nello stesso periodo la macroarea vede un aumento della popolazione pari a più 179 mia 732 residenti. Anche il Nordovest cresce di 223 mila persone, e il Centro di 230 mila. L’Italia meridionale, invece, e le Isole, segnano entrambe una flessione nel numero dei residenti.

Italiani e non

Il bilancio nazionale è negativo nella variazione annuale tra 2019 e 2018, mentre se si rapporta il 2019 al 2011 si registra invece un lievissimo incremento di popolazione, che va attribuito esclusivamente alla componente straniera. Nel periodo 2011-2019 la popolazione di cittadinanza italiana è diminuita di circa 800 mila unità (-1,5%) mentre i cittadini stranieri sono aumentati di circa 1 milione (+25,1%), senza considerare che sono più di 1 milione le acquisizioni di cittadinanza nel periodo 2012-2019 e che già al censimento del 2011 i cittadini italiani per acquisizione erano quasi 700 mila. Nel caso del Fvg questa compensazione, evidentemente, non c’è, e oltre a registrare la perdita di cittadini autoctoni, la regione vede diminuire anche la componente di cittadini stranieri.

La crisi
Attribuire all’andamento dell’economia questo trend è ragionevole. La crisi del 2008, che ha impattato duramente su tutti i settori, ha cancellato imprese e posti di lavoro, anche e soprattutto nel manifatturiero dove è stato importante il contributo della manodopera straniera, la prima a patire le conseguenze della contrazione di ordini, e quindi di produzione. E la ripresa ha marciato su binari diversi rispetto al passato: la manifattura richiede oggi maggiori competenze rispetto al passato.

Vecchi
Un altro primato spetta al Fvg: dietro alla Liguria siamo la regione più “vecchia” d’Italia, con un’età media che si aggira attorno ai 48 anni (in Liguria 48,7) e che è data da una quota crescente di residenti anziani, over 80, e una quota sempre più contenuta di bambini (anche il tasso di natalità in Fvg è tra i più bassi del Paese). Ci spetta il terzo posto nazionale per indice di vecchiaia (dato dal rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e quella con meno di 15 anni). Con un indice di 224% (187 punti in più rispetto al 1951, il Fvg segue il Molise (226%) e la Liguria (262%), quest’ultima sempre al primo posto.

Donne
Più numerose, e anche più longeve, le donne danno una colorazione più “rosa” al Paese, e in questo il Fvg non si distingue. Appartengono al sesso femminile 30,5 milioni di residenti in Italia (il 51,3% del totale), a quello maschile 29 milioni e 50 mila individui, in regione sono donne 619 mila residenti contro 586 mila maschi.

Curiosità
Al 31 dicembre 2019 c’erano 392 centenari residenti in Fvg, di questi 153 in provincia di Udine, 107 in provincia di Trieste, 95 in provincia di Pordenone e 37 nel Goriziano.