Musica friulana in lutto: è morto Paolo Passoni, batterista appassionato
foto da Quotidiani locali
UDINE. È morto il musicista udinese Paolo Passoni, aveva 60 anni. Se l’è portato via, in meno di un anno, un cancro contro cui ha combattuto fino all’ultimo con grande dignità. Batterista per vocazione, è stato un musicista che sin dagli esordi ha collaborato con tutto il panorama artistico e musicale friulano.
«Dotato di un naturale senso del ritmo, allo strumento era raffinato ed elegante e sapeva essere a suo agio sia in formazioni Jazz, che con repertori folk, rock o nel mondo delle canzoni. Aveva iniziato a suonare all’inizio degli anni Ottanta, prima nello scantinato del cinema parrocchiale di Cussignacco, con l’amico d’infanzia Giorgio Ioan (detto Gioia) al basso, per poi passare alla sala prove che si era costruito all’interno di un’officina meccanica in viale Firenze. Proprio lì nacque il primo nucleo del gruppo “I Soliti Ignoti” assieme a Nevio Zaninotto, U.T. Ghandi, Dario Cavan, Maurizio Rossetti, Leopoldo Pagnutti e Guido Collinassi. Di questo gruppo è poi rimasto, per 40 anni ininterrotti, il cuore pulsante».
«Immaginarselo mero esecutore di partiture alla batteria sarebbe fortemente riduttivo: affamato di musica d’ogni genere e sempre alla ricerca di nuove forme espressive, è stato anche un arrangiatore di grande fantasia e visione sonora. La sua sensibilità d’animo e la capacità di cogliere l’essenza dei brani che gli erano proposti gli hanno sempre consentito di proporre soluzioni e arrangiamenti di grande efficacia – ricordano ancora gli amici –. Aveva anche realizzato in casa sua uno studio di registrazione, chiamato “La Plère”, nel quale ha profuso entusiasmo e ricerca della miglior qualità possibile. Paolo non si è mai accontentato dei risultati raggiunti e ha sempre cercato di migliorarsi, sia musicalmente sia tecnicamente».
Il frutto di tanta passione è stato il veder passare nel suo studio, tra gli altri, Lorenzo Lo Gioco, Nevio Zaninotto, i “Bluediesis”, Giancarlo Piccinin, Massimo Cum, Gianni Pascolat, Barbara Errico, Laura Marzadori, Irene Dolzani , “I soliti ignoti”, Enrico Salis e altri ancora. Nel suo studio hanno così preso forma il CD “5” di Massimo Cum e “Sotto(il)fondo” de I soliti ignoti. Stava lavorando a nuove idee e nuovi progetti, ma la malattia non gli ha lasciato il tempo per vederli sbocciare. Generoso e istrione, ironico e dissacratore, a volte provocatore, amante del buon vino e della buona cucina, è stato un personaggio a tutto tondo, per chi ha avuto modo di frequentarlo. Con la sua scomparsa, la scena musicale friulana è più povera. Lascia la moglie Mariangela, le figlie Martina e Margherita, punto focale della sua vita, assieme all’adorato Oliver, compagno di tante passeggiate. Il saluto martedì 15 dicembre alla casa funeraria Mansutti, dietro il cimitero.