Baby Botox, per avere un’espressione più felice
Righe orizzontali, uncini insediati tra le sopracciglia e zampe di gallina sono inestetismi trattati ormai da anni con la tossina botulinica prodotta dal batterio Clostridium botulinum, comunemente chiamata Botox©, parola che corrisponde al nome del marchio che per primo l’ha inserita negli iniettabili.
Il suo utilizzo in ambito cosmetico, allo scopo di «congelare» i muscoli della fronte e della zona preioculare per ammorbidire la contrazione causa della formazione di solchi e rughe, è stato approvato dalla U.S. Food and Drug Administration dal 2002. Da allora è diventata il trattamento estetico più richiesto al mondo.
Ha fatto molto discutere un’intervista pubblicata dal Corriere della Sera al professor Antonino Di Pietro, dermatologo, che afferma: «Innanzitutto, non trovo giusto il principio: paralizzare un muscolo è davvero la via migliore per creare l’illusione di sembrare più giovani? Contesto anche il risultato: non mantiene la promessa di un viso più fresco, ma lo fa sembrare solo più strano. La bellezza del volto risiede nelle emozioni che trasmette e per esprimerle ha bisogno della mimica: bloccandola si perde di espressività». Secondo l’esperto, poi, utilizzare dosi eccessive crea la cosiddetta faccia botulinica. «È quell’espressione immobile che quando sorride fa gonfiare e sollevare gli zigomi rendendo gli occhi infossati: assolutamente innaturale», conclude.
L’UTILIZZO CORRETTO
«Dopo i 40 anni la pelle del viso inizia a segnarsi. Le grinze si formano perpendicolarmente all’asse delle contrazioni muscolari, e sono il risultato di espressioni del viso che ripetiamo per milioni di volte nel corso della nostra vita. Quando i muscoli sono a riposo, i solchi cutanei non vengono sollecitati ad approfondirsi e possono addirittura scomparire», sottolinea il chirurgo plastico ricostruttivo ed estetico Fiorella Donati.
Le rughe che possono essere trattate con la tossina botulinica sono ben precise. «Sulla fronte: le rughe glabellari verticali dovute alla contrazione del muscolo corrugatore (altrimenti chiamato muscolo del dolore dagli anatomi francesi); le glabellari orizzontali, nella parte superiore della radice del naso, causate dall’azione del muscolo procero o muscolo dell’aggressione; e quelle orizzontali o verticali dovute al muscolo della meraviglia. Si può agire anche sulle depressioni periorbitali o zampe di gallina, che si formano a raggiera attorno all’angolo esterno dell’occhio la cui formazione è legata al movimento del muscolo orbicolare».
L’azione di questa sostanza interessa esclusivamente le zone trattate. «La tossina botulinica agisce bloccando gli impulsi nervosi diretti ai muscoli in cui è stata iniettata. Ciò consente di prevenire la contrazione muscolare, determinando una paralisi temporanea e reversibile. La muscolatura si rilassa e le rughe scompaiono» sottolinea l’esperta.
A fare la differenza è anche la quantità, come spiega la specialista: «Si somministra in dosi piccolissime e si ottiene l’effetto che chiamato baby botox, cioè una mimica facciale naturale, con completa espressività del viso e un volto liscio e compatto a riposo. L’epidermide migliora e le pieghe sono più levigate e meno profonde. Se ben eseguita, insomma, questa metodica dà uno sguardo più fresco e riposato, eliminando espressioni arrabbiate, tristi e corrucciate».
«È l’utilizzo sconsiderato il vero nemico del botulino. Se iniettato da mani non esperte può essere molto pericoloso, producendo asimmetrie delle sopracciglia, palpebra calata, sguardo spiritato o fisso, alterazioni della mimica facciale rendendo il viso mefistofelico, diavolesco. Tutti questi effetti scompaiono dopo 3 o 4 mesi», conclude Fiorella Donati.
È chiara, in conclusione, una cosa: per mettere a riposo in totale sicurezza le ombre che offuscano la parte superiore del viso è tassativo affidarsi a un medico che abbia le credenziali e la capacità di utilizzare correttamente questa sostanza.