Zac Efron, tra saune e addominali sexy su Netflix
Che Zac Efron non sia più Troy Bolton è stato chiaro quando, in Quel momento imbarazzante, cercava di trattenere un’erezione restando in equilibrio sopra la tazza del bagno completamente nudo. I tempi di High School Musical sono finiti ed Efron ha fatto di tutto per emanciparsi dall’etichetta di principino Disney, di sbarbatello efebico con il talento del ballo e del canto: ci ha provato con film d’autore come A qualsiasi prezzo di Ramin Bahrani e The Paperboy di Lee Daniels per poi capire che il genere sul quale avrebbe dovuto puntare era quello della commedia demenziale, della pellicola che gli avrebbe dato la possibilità di mostrare i muscoli e mandare in visibilio le ragazzine. Arrivano, così, Cattivi vicini, Nonno scatenato e Baywatch. Eppure non basta. Torna a un filone più impegnato con The Greatest Showman e, più recentemente, con Beach Bum e Ted Bundy, ma il pubblico vuole di più ed è per questo che si reinventa in chiave televisiva.
https://twitter.com/netflix/status/1284247058757517313Dopo aver rischiato di morire nel 2019 partecipando a un reality, Killing Zac Efron, che già dal titolo non faceva presagire niente di buono per la sua incolumità, arriva su Netflix un docu-film dal titolo Zac Efron: con i piedi per terra che, a fronte di una promozione quasi inesistente, vede Zac nei panni di un esploratore che gira il mondo per far scoprire al pubblico luoghi inediti tra i quali spicca anche la nostra Sardegna. Indipendentemente dalla curiosità che l’attore impiega per scoprire le tradizioni locali, ormai chi lo guarda si aspetta solo una cosa, ossia che si sfili la maglietta e mostri la mercanzia: cosa che, in effetti, Efron si concede in più di un’occasione, consapevole che l’etichetta di High School Musical si sia trasformata nell’effige del bollente spirito e dell’ormone facile. In una scena postata sull’account ufficiale di Netflix vediamo, infatti, Zac provare una particolare sauna che gli impone di togliersi i vestiti e apparire come mamma lo ha fatto, con muscoli, testosterone e sudore così come piace ai suoi follower.
Nella sequenza, Efron si concede una doccia «per pulire e aprire i pori della pelle» per poi essere sottoposto a una sauna un po’ artigianale che lo infila all’interno di un grosso sacco nero per trattenere il vapore che sale da un grosso pentolone nel quale bollono diverse erbe e foglie aromatiche. «C’è una safe word?» chiede Zac prima di essere imbustato, considerando il trattamento benefico al pari di una sessione di bondage. Inutile dire che, una volta uscito, la telecamera indugi non poco sugli addominali imperlinati dal sudore prima che il ragazzo si stenda seminudo sul lettino e uomo gli fumi letteralmente in faccia per completare l’operazione. Insieme all’esperto di Wellness Darin Olien, Zac Efron va un po’ dappertutto, dal Perù alla Francia, dall’Italia all’Islanda, da Iquitos a Porto Rico: eppure siamo sicuri che le sue docce e le sue saune siano considerate al pari delle bellezze naturali che cerca di raccontare, quindi tanto vale farsi trascinare dalla corrente e dargli una possibilità.