Capelli in quarantena: è il momento perfetto per passare al bianco
Una delle privazioni beauty più impegnative di questo lockdown è sicuramente l’assenza del parrucchiere. Già perché, se per ciò che si farebbe dall’estetista le soluzioni casalinghe con buoni margini di successo esistono e sono anche divertenti passatempi, parlando di capelli la situazione si complica.
Frange assassinate da forbici in mani impreparate, ricci crespi impossibili da domare, balayage ormai divenuti opachi sono solo alcune delle brutture nelle quali si incappa guardandosi allo specchio in questi giorni. Ma in vetta alla classifica dei traumi dovuti alla lontananza dall’hair stylist svetta la comparsa dei capelli bianchi alla radice, quasi sempre una visione shoccante, alla quale normalmente si corre ai ripari prenotando una seduta di colore istantanea.
Ora però non si può e se siete tra coloro che non si danno pace per quella ricrescita argentea, invece di proporvi ritocchi fai da te vi offriamo un cambio di punto di vista: e se fosse giunto il momento di accettare questo naturale cambiamento e passare definitivamente a una chioma white o grey?
Stravolgere l’hair look oltre ad essere salvifico per l’anima è quasi sempre sinonimo di una rivoluzione interiore. Lo sa bene Jane Fonda, attrice pluripremiata e attivista da sempre in prima linea per i diritti delle donne, passata recentemente a un bianco platino dopo una vita da blonde girl, grazie al sapiente lavoro dell’hair colorist californiano a Jack Martin.
Quale momento migliore di questo, dunque, per emulare super Jane, armarsi di coraggio e
accarezzare l’idea di sposare un look che se un tempo era sinonimo di età avanzata, adesso strega
anche molte giovani come la cantante Alessandra Amoroso, anch’essa da pochi mesi nel club.
Prima di farlo però, ci sono alcune cose da sapere e a spiegarcele è Massimiliano Rossi, Global
Fashion Ambassador L’Oréal Professionnel e Hair Influencer.
Partiamo da una considerazione fondamentale, grigio o bianco sono colori che stanno bene a tutte?
«Io per gioco sostengo facciano fare un salto in avanti di 10 anni ma in realtà non è sempre così. La
comparsa dei capelli bianchi arriva indipendentemente dall’età, quando il volto a un certo punto e
per mille ragioni sente il bisogno di alleggerirsi. Quindi, essendo una naturale evoluzione della
persona, anche se non consiglierei una scelta simile alle più giovani, non è assolutamente detto
penalizzi. A patto però di abbinarvi i tagli giusti».
Quali sono?
«Un corto geometrico e liscio è perfetto, mentre meglio stare alla larga da lunghezze ricce e mosse
perché il rischio di sembrare trascurate pur non essendolo è alto. Queste nuance innegabilmente
donano un’aria più matura, quindi il consiglio è di contrastare l’effetto con linee giocose, sfiziose e
molto rock».
Torniamo al colore, cosa fare quindi se proprio in questi giorni si decide di darci un taglio con la tinta?
«Nulla, semplicemente attendere che la crescita naturale del capello faccia il proprio corso. Solo alla
riapertura dei saloni si potrà davvero lavorare sulla scelta ma il primo passo da fare è questo e lo
sarebbe anche se non fossimo costretti in casa».
Perché?
«Vedersi con la ricrescita grigia o bianca è difficile ma è uno sforzo necessario, alleggerito in questo
periodo dall’assenza di impegni extra casalinghi. Più centimetri il parrucchiere può osservare, più
riesce a capire esattamente quale sia il tono di partenza, per poi scegliere la soluzione migliore da
proporre alle clienti. Le più audaci attendono qualche mese in più e poi optano per un taglio maschile super corto, eliminando fin da subito le tinture, ma il mio consiglio è quello di procedere per gradi, tingendo in un primo momento di grigio o bianco la parte ancora colorata, per non essere costrette a un taglio che magari non doni alla forma del proprio viso».
Come funziona questo passaggio?
«Dopo aver studiato bene la radice si passa alla decolorazione della zona centrale e finale, che va
poi riflessata o tonalizzata per arrivare a un risultato finale il più omogeneo possibile. Se la base è
platino è ancora più semplice ma anche le diverse scale di grigio garantiscono ottimi risultati. Per
un effetto ancora più naturale io di solito preferisco sfumarlo leggermente verso le punte».
È una tecnica molto aggressiva che può danneggiare il capello?
«Come tutte le decolorazioni un minimo sì ma per renderla praticamente innocua oggi ci vengono
in aiuto i prodotti di molte linee che fungono da protettori in questa delicata fase. È il caso di
L’Oréal Platinium Plus, un decolorante ricco di ceramidi che consente di compiere anche tre
decolorazioni nello stesso giorno senza provocare danni».
Una volta uscite dal salone sono necessari accorgimenti particolari per la cura dei capelli bianchi o grigi?
«Nulla di troppo impegnativo, l’unica cosa fondamentale è usare, sia in fase di lavaggio che in quelle
antecedenti e successive, prodotti che neutralizzino il sorgere di riflessi gialli, inevitabile con il
passare delle settimane. Le referenze che offrono questo tipo di bilanciamento in commercio sono
ormai tantissime e per tutti i prezzi».