Perché se siete a Como merita visitare Miniartextil
Ci sono stalattiti arcobaleno di fili morbidi che fluttuano nell’aria da abbracciare per essere felici, c’è un cielo blu fluttuante, un soffitto multicolor, piante verdi che sbocciano dalle navate.
Nel cuore storico di Como, nella cornice della Chiesa di San Pietro in Atrio, fino al prossimo 17 novembre si rimane a bocca aperta davanti alle opere di si svolge Miniartextil, mostra di fiber art contemporanea, dal respiro internazionale giusnta alla sua ventinovesima edizione.
Le stalattiti pelose sono opera di Shoplifter, la star di quest’anno, nome notissimo presente anche a La Biennale di Venezia. L’installazione comasca di Shoplifter è un inno alla gioia: grandi sculture morbide e dai colori fluo tutte da abbracciare. Abbracci e colori inducono il cervello a rilasciare dopamina, il neurotrasmettitore della felicità. Quando si dice che l’arte fa bene!
La rassegna – che quest’anno ha il titolo guida POP UP – strizza sempre più l’occhio al mondo della moda. Nella sede dell’ex chiesa di San Francesco sono esposti lavori realizzati con tecniche o materiali tessili: su tutti il monumentale mosaico aereo di Manuel Ameztoy e l’onirica Sky, di Hakio Hamatani, una scultura tessile tutta blu che fluttua sospesa nell’abside dalla chiesa.
In scena anche 54 minitessili – piccoli manufatti selezionati da una giuria internazionale appositamente per la nuova edizione della mostra a seguito di una partecipata call for artists.
Miniartextil propone eventi collaterali, conversazioni sulla fiber art, eventi per bambini e famiglie a partire da domenica 13 ottobre, oltre a una mostra diffusa in città in collaborazione con il Comune di Como e a una serata importante in programma martedì 15 ottobre realizzata con il gruppo Tessile di Confindustria Como per la nuova edizione del progetto comON.
POP UP – MINIARTEXTIL 2019
www.miniartextil.it
ex Chiesa di San Francesco – ex Chiesa di San Pietro in Atrio
Martedì – domenica 11.00 – 19.00