Link@ut: per una società più «autism-friendly»
Il 2 aprile il mondo si tinge di blu: sì, perché il 2 aprile è la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, indetta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 18 dicembre 2007. Una giornata importante il cui significato fondamentale è contenuto proprio nel termine «consapevolezza», perché solo comprendendo davvero, solo avendo piena coscienza di ciò che è l’autismo, si può riuscire a non lasciare solo chi si trova in questa condizione. Perché è proprio il rapporto all’esterno, con la società che aumenta le problematiche di tutti coloro che vivono nello spettro autistico e delle famiglie che se ne prendono cura.
In questa direzione trova il suo contesto un importante progetto di formazione e accoglienza realizzato da Link@ut, startup nata dall’esperienza personale di Enrico Maria Fantaguzzi di cui è founder, con il preciso obiettivo di rendere la qualità della vita delle persone neuro atipiche più semplice una volta uscite dalle mura di casa, immaginando per loro anche un inserimento in ambito professionale e lavorativo. L’idea alla base del progetto è quella di formare un network nazionale di imprese e pubblici esercizi in grado di gestire in modo professionale la diversità, offrendo l’opportunità alle aziende che vorranno entrare a farne parte di investire sulla formazione dei dipendenti, facendo entrare nel proprio DNA il concetto di «Accoglienza Consapevole» e diventando punti vendita certificati «autism friendly».
«Come padre di un ragazzo con autismo», spiega Fantaguzzi, «ho capito che uno degli ostacoli più complessi per chi vive questa situazione è confrontarsi con la società. Senza accoglienza consapevole e senza un network di strutture adatte e formate a questo scopo, per le persone autistiche e le loro famiglie uscire di casa, anche per le attività più semplici, diventa un’azione faticosa. Per questo, nelle aziende o negozi che prenderanno parte al progetto, le persone con autismo troveranno personale formato da noi ad accoglierle, sulla base di uno specifico protocollo, in modo adeguato e facilmente identificabile da una spilla con uno smile blu».
Sono già molte le attività in tutta Italia che hanno aderito finora al network, ma altre stanno per entrare. Tra queste, da pochissimo ha accettato con entusiasmo anche GrandVision Italy, retailer internazionale nel settore dell’ottica, che con il progetto Incontriamo ogni sguardo renderà più accessibili i servizi legati appunto al mondo dell’ottica: «Abbiamo deciso di unirci alla mission di Link@ut», spiega Jörg Mingers, Amministratore Delegato di GrandVision Italy, «per avvicinarci consapevolmente e con i giusti strumenti a tutti i clienti che vivono nei nostri store un’esperienza di acquisto differente. La comunicazione e l’interazione fra persone con e senza autismo è molto complessa perché la percezione della realtà dell’uno e dell’altro è totalmente differente. E questo aspetto, insieme ad una scarsa informazione, porta spesso all’esclusione delle prime dalle normali dinamiche sociali. Il nostro desiderio è quello di poter diventare per loro e per le loro famiglie un punto di riferimento sicuro nel settore e di contribuire attivamente alla loro inclusione sociale».