Kanye West a Campovolo, l’Anpi di Reggio Emilia protesta: “Non è libertà artistica diffondere odio e discriminazione”
L’Anpi di Reggio Emilia torna a schierarsi apertamente contro un’esibizione di Kanye West nella città medaglia d’oro per la Resistenza. Lo fa dopo l’annuncio della data dell’estate 2026 alla Rcf Arena di Campovolo, riaprendo una polemica che negli ultimi anni si è già ripresentata più volte. L’associazione partigiani aveva già manifestato la propria contrarietà nell’ottobre 2023, quando si parlò per la prima volta di un possibile concerto del rapper americano a Campovolo, e di nuovo nel febbraio 2024, in occasione della sua presenza all’Unipol Arena di Bologna, dove West partecipò a una serata senza cantare né prendere la parola. Oggi la protesta si rinnova, questa volta in modo formale, con una presa di posizione netta.
In una nota, la sezione reggiana dell’Anpi esprime “la propria contrarietà e la propria preoccupazione nei confronti della decisione assunta dai gestori privati dell’area Rcf Arena, relativamente al concerto dell’artista Kanye West”. Una contrarietà motivata, spiega l’associazione, “alla luce delle dichiarazioni e dei messaggi più volte diffusi dallo stesso, caratterizzati da contenuti antisemiti e filo-nazisti che risultano incompatibili con i valori fondanti della nostra Costituzione”.
Nel documento l’Anpi richiama anche le parole del proprio presidente Ermete Fiaccadori, scomparso un mese fa, che in passato aveva sottolineato “l’importanza di non dare, con troppa disinvoltura, il via libera a concerti da parte di artisti portatori di messaggi negativi e fuorvianti”. Un richiamo che oggi viene ribadito con forza. “Siamo ben consapevoli che l’Anpi non potrà mai fermare questo artista. Tuttavia, possiamo contrastarne le idee”, si legge ancora. E questo, secondo l’associazione, può avvenire “ragionando con i nostri giovani e spiegando loro che la conoscenza della storia del nostro ‘900, non sempre adeguatamente spiegata a scuola, rappresenta un elemento fondamentale per capire e per pensare con la propria testa e distinguere il bene dal male”.
Nel merito delle posizioni del rapper, l’Anpi parla esplicitamente di “messaggi violenti e discriminatori”. Kanye West, sottolinea la nota, “si è reso protagonista di affermazioni e prese di posizione che hanno suscitato allarme a livello internazionale per il loro carattere discriminatorio e violento, contribuendo alla diffusione di messaggi di odio che nulla hanno a che vedere con la libertà di espressione artistica e che rischiano invece di propagandare razzismo e negazione dei principi democratici”.
Un passaggio è dedicato anche all’identità storica della città. “Reggio ha una storia chiara e riconoscibile e le idee di West non coincidono coi riferimenti valoriali di questa città e di quanti hanno lottato per la sua liberazione prima e per il suo sviluppo economico e sociale poi”, scrive l’associazione. E aggiunge un monito sul ruolo pubblico degli artisti: “Chi veicola tali messaggi ignora la responsabilità morale e civile che, con la loro diffusione, si assume nei confronti della cittadinanza, in particolare verso le giovani generazioni”. Infine, l’Anpi ribadisce un principio che ritiene centrale nel dibattito: “La libertà di espressione, tutelata dalla Costituzione, non può trasformarsi in un alibi per la diffusione dell’odio e della discriminazione razziale”. Al momento non risultano repliche ufficiali né da parte degli organizzatori dell’evento né dall’artista.
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