Sabalenka-Kyrgios, il regolamento particolare per la Battaglia dei Sessi. A cominciare da un campo più piccolo
Il concetto di “Battaglia dei sessi” nel mondo del tennis, rimasto a lungo sopito, tornerà a far parlare di sé tra pochi giorni. Nick Kyrgios e Aryna Sabalenka scenderanno infatti in campo alla Coca-Cola Arena di Dubai per un nuova esibizione che farà discutere. Niente doppio misto né espedienti spettacolari: sarà una sfida uno contro uno, al meglio dei tre set (con un eventuale terzo parziale giocato sotto forma di super tie-break a 10 punti), in cui un uomo e una donna si affronteranno per stabilire chi sia più forte. Il tutto, però, con alcune particolarità regolamentari da tenere in considerazione.
Non è la prima volta che la cosiddetta “Battle of the Sexes” fa la sua comparsa in questo sport. Il concetto venne consacrato da Billie Jean King, pioniera assoluta nella battaglia per i diritti delle donne nel tennis, quando affrontò Bobby Riggs, allora 55enne e già ritirato, in una celebre esibizione che richiamò oltre 30.000 spettatori a Houston il 20 settembre del 1973. La vittoria netta dell’americana (6-4 6-3 6-3) rappresentò un vero e proprio terremoto, un punto di svolta storico nella riflessione sull’uguaglianza di genere.
Quanto andrà in scena il prossimo 28 dicembre (ore 17:00 italiane), però, difficilmente potrà avere lo stesso impatto simbolico e sociale. I due eventi sono infatti lontani anni luce, sia per il contesto storico e culturale, che per il livello di promozione e per le regole adottate. La partita che si disputerà negli Emirati Arabi Uniti prevede, infatti, una serie di accorgimenti per riequilibrare le condizioni di gioco: l’australiano potrà servire una sola volta (solo prima di servizio), mentre il campo a disposizione di Sabalenka sarà ridotto del 9%.
Una scelta, spiegano gli organizzatori, basata su studi scientifici secondo cui le donne si muoverebbero in media il 9% più lentamente rispetto agli uomini. Anche i rettangoli del servizio saranno ridimensionati per entrambi i giocatori, in linea con le nuove misure del campo. Modifiche che, unite a due personalità forti e polarizzanti come Kyrgios e Sabalenka, alimentano il rischio che l’evento possa trasformarsi più in uno spettacolo mediatico che in una reale competizione sportiva.
