Il mare più piccolo del mondo? La baia di Carino in Croazia candidata all’Unesco
foto da Quotidiani locali
ZARA Potrebbe essere quello situato poco distante dall’Italia, nella regione croata dello Zaratino in Dalmazia, il più piccolo mare al mondo.
Si tratta del mare di Carino (Karinsko more), la cui superficie non supera i 5,7 chilometri quadrati: attraverso uno stretto canale è collegato al mare di Novegradi (28,65 chilometri quadrati), sempre nella Dalmazia settentrionale, ed è dislocato a una trentina di chilometri da Zara, nell’entroterra.
Questo minuscolo bacino interno dell'Adriatico - detto anche baia di Carino, ma i residenti sottolineano che la denominazione di “mare” è in realtà antica - è in ogni caso un gioiello della natura, ancora soltanto sfiorato dal turismo e a oggi sufficientemente pescoso. Presenta acque in cui la salinità non è molto elevata poiché è rifornito da non pochi corsi d'acqua dolce, come il fiume Karišnica, lungo meno di due chilometri e mezzo e che sfocia nella parte meridionale della baia a est di Carino di Sotto. L'unione tra le acque di mare e fluviali ha dato vita a fanghi terapeutici, con flora e fauna molto ricche, particolarmente apprezzate dalla popolazione locale e dagli ancora scarsi viaggiatori che arrivano sul posto.
È stata l'associazione Riviera di Carino a decidere comunque di candidare questo mare al titolo di più piccolo al mondo, come ha annunciato il segretario dell'organizzazione stessa, Tomo Aračić. «Abbiamo nel nostro Paese, la Croazia, la località più piccola del pianeta che è Colmo, in Istria; e anche il fiume più corto, l'Ombla. Ora abbiamo voluto candidare il mare di Carino facendoci avanti con l’Unesco e con l’organizzazione del Guinness dei primati. La gente che abita in quest'area sarebbe felicissima di vedere la relativa tabella piazzata sulla riva, un riconoscimento che peraltro aumenterebbe in modo esponenziale la notorietà» della zona e così dunque - è evidentemente la speranza dei promotori dell’iniziativa - lo sviluppo turistico.
«Entro la fine del mese di giugno depositeremo la candidatura all’indirizzo degli organismi competenti – ha aggiunto ancora Aračić – sappiamo che i geografi sono dalla nostra parte e ci stanno dando ragione, facendo presente che effettivamente quello di Carino si presenta come un mare in miniatura. Se nessuno si farà avanti per dimostrare che in realtà ci sono mari di superficie ancora minore, allora il titolo finirà in Dalmazia».
Il primo a parlare del mare di Carino fu nel 1781 il cartografo zaratino Giuseppe Antonio Grandis, che personalmente diede il nome a questo bacino, così come al vicinissimo mare di Novegradi (Novigradsko more).
Il bacino, con la sua profondità media che sfiora la dozzina di metri, rappresenta oggi un habitat ideale per i mitili, la cui coltivazione tocca annualmente le 80 tonnellate. Un tempo si potevano trovare anche tantissime ostriche, ora praticamente scomparse, mentre non è raro rinvenire capesante. Per quanto riguarda i pesci, ce ne sono di numerosi: dai cefali alle anguille e alle orate.