L’ex esponente dei Fasci Italiani ci riprova e si candida a sindaco a Sermide

foto da Quotidiani locali

Nei due paesi la voce si ingrossa ogni giorno: Claudio Negrini, ex esponente dei Fasci Italiani, ci riprova e corre per la poltrona di sindaco di Sermide e Felonica con la Rete dei patrioti.

Negrini, è vero che torna in campo o è una leggenda della Bassa?

No, no, è verissimo: la lista è pronta, con tutti i nomi del gruppo, il simbolo anche, ora dobbiamo solo raccogliere le firme per presentarla e poi si parte. C’è ancora tempo, e lo useremo per lavorare insieme

Oggi partite dopo una pausa segnata da qualche vicissitudine. tra cui l’accusa di tentata ricostituzione del partito fascista per cui la procuratrice capo di Mantova aveva chiesto condanne per 20 anni. Si mosse perfino l’allora presidente della Camera Laura Boldrini con la conseguente rimozione del commissario prefettizio incaricaricato di vigilare sulle liste elettorali. Ma lei non si è fermato

Sette anni fa mia figlia si è candidata e hanno pensato bene di sciogliere il Comune, poi io ho candidato Paola Quaglia ed è andata male. Nel frattempo siamo finiti sotto processo e siamo stati assolti tre volte. Quindi adesso mi candido io. Vediamo se ci silurano ancora.

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A proposito di Quaglia, pensa di coinvolgerla in questa tornata?

Altroché. So che vuol fare una lista sua, ma ho già contattato Forza Nuova di Mantova per un approccio. Se accetta di entrare, ne tolgo magari un o di quelli anziani.

E della destra parlamentare di oggi cosa ne pensa? Si sente vicino a qualcuno?

Proprio no. La destra della Meloni non è destra, Salvini? Per carità: è un secessionista padano, mentre noi siamo patriottici e nazionalisti

Non più Fasci Italiani, ma Rete dei patrioti, cosa è cambiato? A leggere i post sui social, con gli attacchi ai “conigli stranieri” viene qualche dubbio

Ci chiamino come vogliono, siamo una destra sociale, con gente di Forza Nuova. Ci chiamino fascisti, estremisti. io non mi nascondo dietro un dito, e non cambio bandiera. Arrivo dal Fronte della Gioventù e dal Movimento sociale

Non si considera antifascista quindi?

No di certo.

E se la chiamano fascista?

Mi hanno chiamato così per una vita, di certo non mi offendo. Nel ventennio sono state fatte tante cose buone, ponti, strade, campi da calcio. E quelle leggi non sono ancora stati capaci di cambiarle.

Magari c’era qualche lacuna sul piano dei diritti?

Secondo me no. Il fascismo è sorto dopo la prima guerra mondiale, e ha lavorato a cavallo tra due guerre, in un periodo molto difficile, ha fatto il massimo possibile.