Polo chimico, inquinamento e bonifiche. Via al processo con due anni di ritardo
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foto da Quotidiani locali
A distanza di quasi due anni dalla chiusura della fase preliminare con il verdetto di 17 rinvii a giudizio per 14 alti dirigenti e tre aziende del polo chimico di Mantova per inquinamento e ritardi nella bonifica, il 14 febbraio il processo ha preso il via nell’aula Uno del tribunale di Mantova davanti a uno stuolo di avvocati di fama arrivati da ogni parte d’Italia.
Un ritardo accumulato per due motivi: ritardate udienze preliminari e cambio del giudice, con l’affidamento del processo a Giacomo Forte, con la pubblica accusa formata da Silvia Bertuzzi e Michela Gregorelli.
Prima udienza filtro per consentire agli avvocati di sollevare le eventuali eccezioni. Al termine il giudice ha disposto il calendario delle udienze fino a fine anno: si terranno una volta al mese sempre di venerdì. La prima udienza è prevista il 22 marzo alle ore 10.30. Il giudice scioglierà le riserve e ammetterà le prove. La parte dibattimentale inizierà il 25 maggio con l’escussione dei primi testimoni del pubblico ministero. Le altre date sono: 14 giugno, 12 luglio, 27 settembre, 25 ottobre, 22 novembre e 13 dicembre.
Un processo non semplice per gli argomenti trattati che probabilmente, se la tempistica sarà quella di un’udienza al mese, durerà probabilmente più di due anni.
Novanta, tra testimoni e consulenti, il numero delle persone chiamate a deporre. Per la procura inizia un’altra storica battaglia contro le aziende del polo chimico, accusate di aver contaminato l’area industriale fin dagli anni Settanta.
A fine aprile 2022 si era chiusa la fase preliminare che vedeva diciassette dirigenti e tre aziende, Versalis, Edison e Syndial accusati di inquinamento ambientale e ritardi nella bonifica, reati articolati in 43 capi di imputazione. I quattordici dirigenti più le tre aziende che dovranno affrontare il processo devono rispondere di reati ambientali e di ritardi nella bonifica.