La PallacanestroTrieste trema 10 minuti poi con l’anima dei “muli” batte Chiusi e può rifiatare
foto da Quotidiani locali
TRIESTE Per dieci minuti, quelli iniziali, in campo la Pallacanestro Trieste di Cividale. Contratta, confusa, arrendevole, al punto da guadagnarsi qualche fischio. Poi, da un quarto all’altro, finalmente la metamorfosi.
Con un quintetto più bilanciato e con vocazione alla battaglia i biancorossi si scrollano di dosso i fantasmi, quell’umiliante meno 12 e con buoni tiri aperti - battutaccia scontata – scardinano Chiusi. Ripreso in solitaria il quarto posto, Verona insegua.
Senza Reyes e Ruzzier, oltre all’ormai solito Eli Brooks c’è il timbro grosso così di Lodovico Deangeli e Stefano Bossi. Per una sera bruciano la difesa toscana e i preconcetti. Deangeli, il “mettimai” dai 6,75, fa il Curry, Bossi con un minutaggio illimitato si prende la responsabilità della regia, segnando in prima persona e imboccando il suo amico Vildera.
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Caso vuole che al PalaTrieste vada in scena una delle partite più “triestine” degli ultimi anni. Il top scorer di Chiusi è un ottimo Dellosto, va in doppia cifra anche Visintin. Sessantatrè punti complessivamente con quattro “muloni”, per una sera il Palatrieste diventa il campetto di piazza Carlo Alberto.
Sugli spalti i tifosi della Curva Nord espongono uno striscione: “Nulla è perduto, ce la possiamo ancora fare ma bisogna avere le palle di capire dove si sbaglia e di cambiare!” Trieste presenta nel quintetto titolare Brooks, Filloy, Deangeli, Ferrero e Candussi.
Chiusi ha uno starting per due quinti triestino con Visintin e Dellosto. Toscani subito a zona.
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Inizio pessimo, 0-8, e piovono già fischi. “Noi vogliamo gente che lotta”. Time-out, stiamo a vedere. Primi punti dopo tre minuti. Chiusi si prende dieci punti di vantaggio, Ferrero - designato sostituto di Reyes, al 6’ ha già due falli e viene richiamato in panchina. +12 Umana, Brooks da play pompa palla allo sfinimento, funziona bene invece solo quando può pensare a tirare.
L’ingresso di Vildera dà decisamente più nerbo rispetto a Candussi, il “Barba” sorprende mettendola anche dai cinque metri esasperato da una circolazione confusa e inconsistente.
Trieste piazza un breakettino (16-22) che almeno è un segnale che c’è vita in biancorosso. Il primo quarto si chiude sul 20-24. Troppi punti concessi a Chiusi che è tutto fuorchè una macchian da canestri.
Trieste comunque ha trovato almeno un quintetto con un po’ di garra, con Vildera e con Campogrande e Deangeli insieme, Bossi play. Peccato che al 12’ mentre dalla lunetta Filloy impatta a quota 26 Christian tolga Vildera dal parquet...6-0 Chiusi. Con le triple di Filloy, Campogrande e finalmente Bossi (che dopo aver segnato allarga le braccia in segno di liberazione) i biancorossi replicano. Deangeli da sotto firma il primo vantaggio, Brooks - rientrato ma da guardia rilevando Filloy - sgancia la bomba del 40-35, lo imita Deangeli.
Trieste ha ormai capovolto l’inerzia della partita. Ancora Brooks da tre, Deangeli ai liberi e il vantaggio sale a +13 (48-35, parziale di 15-0). Si va al riposo sul 48-38, soprattutto grazie a un 52% dai 6,75 nei secondi dieci minuti, al talento di Brooks e alla constatazione che in assenza di Reyes il quintetto più bilanciato vede insieme Deangeli e Campogrande. Adesso si legge sugli spalti lo striscione “Dare un senso a questa stagione...se la promozione è ancora la prima opzione!”.
Alla ripresa del gioco punge Candussi ma dall’altra parte Dellosto continua a fare onde. Si iscrive in doppia cifra anche Deangeli. In campo però chi fa la differenza è Eli Brooks: quando vuole sa essere devastante. Arriva anche la tripla di Ferrero, finora alla stagione peggiore dalla lunga. Più 14 (68-54 al 26’). Ma non è ancora finita, mini reazione toscana, 73-65 a fine terzo quarto.
È ufficiale: ritrovato Stefano Bossi, che da tre sa metterla. Trieste approccia l’ultimo parziale con Brooks in panca. Ma nulla può più cambiare. Esce per falli Dellosto. Si gioca in surplace, si va di Marinaresca.