A Udine la madrina Elisa premia i giovani di talento, ecco i nuovi spazi all’Accademia Tiepolo
UDINE. Nel 2014 gli studenti iscritti erano 50 e gli spazi a disposizione disposti in poco più di 900 metri quadrati. Oggi i numeri parlano di una realtà di 600 allievi (cui si aggiunge un centinaio di corsisti nei progetti speciali) che possono esprimere il loro talento, imparare e dare voce alle loro potenzialità in 3.200 metri quadrati, rinnovati, moderni, stimolanti.
È la realtà dell’Accademia di Belle Arti intitolata a Giambattista Tiepolo dove ieri mattina, in aula magna, mattina è stato inaugurato l’anno accademico 2023/2024.
Madrina d’eccezione la cantante monfalconese Elisa che, con il direttore accademico Fausto Deganutti, ha consegnato il Premio Accademia Tiepolo agli 11 studenti che nel 2023 si sono distinti nel portare a termine con merito il loro percorso di studi: Alessia Cinque, Michela Landoni, Riccardo Pantanali, Jackline Valusso, Marta Jerjan, Michele Matoani, Chiara Montagner, Giulia Gortan, Ilaria Salvadori, Yiyi Kong e Paolo Girotto.
Una giornata da ricordare, come è stato ribadito dal presidente Alberto Bonisoli «per la nostra scuola, la più grande di arte e design del Triveneto. L’investimento per i nuovi spazi è la conferma della volontà di crescere e di raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi».
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha ribadito «l’attenzione forte che questo Governo vuole avere sui temi della formazione scolastica e universitaria sopratutto se questa è collegata alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio artistico. Un’Accademia che ha fornito a tutta la regione la possibilità di ampliare il proprio orizzonte culturale».
«Una giornata importante per la città di Udine e per il Friuli – ha poi dichiarato il vice governatore regionale con delega alla Cultura Mario Anzil –. L’Accademia Tiepolo ha saputo adeguarsi ai tempi, conoscere il passato e immaginare futuro, fino a raggiungere l’ambizioso obiettivo di decuplicare i propri iscritti. In questa Accademia si forma la classe degli operatori culturali del domani, professionisti di cui abbiamo bisogno perché in futuro aumenteranno i posti di lavoro in questo settore, dal momento che siamo la prima regione in Italia per investimenti in campo culturale e abbiamo dimostrato che la cultura genera economia».
Per il sindaco Alberto Felice De Toni «Aba Ud è un motivo di orgoglio e un valore aggiunto per la città. Si continui così perchè l’arricchimento della cultura è alla base della democrazia che è alla base dell’equità sociale».
È stato poi il direttore generale Cristian Rizzi a snocciolare i dati che raccontano di una realtà che «nel 2015 con l’apertura della Scuola internazionale del tatuaggio Mita l’ha collocata ai primi posti in Europa in questo particolare settore.
La successiva implementazione dei corsi ha determinato la necessità di ampliare gli spazi didattici. Oggi operano 76 docenti nelle varie discipline e c’è una collaborazione con 250 aziende del territorio».
Ivan Crico per il consiglio accademico e Anna Nardin per la consulta degli studenti hanno spronato gli allievi «a emozionarsi, ad essere appassionati e curiosi, a mettersi in discussione, a prendere spunto anche dalla rabbia per qualche sconfitta, a fare domande necessarie per capire un mondo così complesso».
Elisa ha tagliato il nastro inaugurale per l’apertura dei nuovi spazi di studio e ricerca (aule, biblioteca e area mensa) della sede, che si sposta in viale Ungheria 18, progettati dall’architetto Alessio Princic e presentati dall’amministratore delegato Michele Florit.