L’Sos dell’associazione del trasporto protetto: «Non abbiamo soldi»
![L’Sos dell’associazione del trasporto protetto: «Non abbiamo soldi»](https://gazzettadimantova.gelocal.it/image/contentid/policy:1.41300621:1647294199/wtrasporto.jpg)
Inviata una lettera in cui spiega le difficoltà che sta affrontando senza il sostegno del Comune e del perché non abbia partecipato al bando del municipio del 2020
RONCOFERRARO. L’associazione Trasporto Protetto di Roncoferraro chiede un aiuto economico alle aziende. Lo fa inviando una lettera in cui spiega le difficoltà che sta affrontando senza il sostegno del Comune e del perché non abbia partecipato al bando del municipio del 2020.
«La nostra associazione – viene spiegato nella lettera – partecipando al bando avrebbe ricevuto una perdita certa». Ora l’associazione ha chiesto aiuto alle aziende e spera di ricevere donazioni per sostenere il servizio. «L’idea è nata dopo le feste di Natale – spiega il presidente Marco Villa -. A Roncoferraro era stata installata una pista di pattinaggio proprio grazie alle donazioni delle aziende. Il Comune ha raccolto circa 15mila euro. Proviamo a percorrere la stessa strada. Magari qualcuno si mette una mano sul cuore e ci dà una mano».
Nel frattempo i rapporti col sindaco Rossi restano freddi. «Come associazione siamo diventati circolo Auser – spiega l’ex presidente Maurizio Caramaschi -. Auser ha provato a contattare telefonicamente e per e-mail il sindaco, ma quest’ultimo non ha mai risposto. Al momento a bilancio abbiamo 5/6mila euro. Abbiamo una quota accantonata, ma ci serve per acquisire figura giuridica. In questo modo non rischieremo, in caso di problemi, che tocchino il patrimonio dei volontari del consiglio direttivo. Negli ultimi tre anni, per chiudere il bilancio a pareggio, ci abbiamo rimesso 23mila euro. Erano soldi che avevamo da parte per sostituire le macchine. Abbiamo alcune vetture che hanno superato i 200mila chilometri. Oltre a metterci il tempo e le macchine, che avevamo acquistato noi grazie ai soldi raccolti durante le feste, non possiamo metterci anche i soldi. E ora col Covid non possiamo fare le feste. Per cambiare le auto non abbiamo un euro».
Nel 2021 i costi sono stati circa 21mila euro. I contributi, anche dagli utenti trasportati, sono stati di 12mila euro. La perdita da coprire è di 9mila euro. Le persone trasportate sono state 979 per un totale di 38mila chilometri con destinazioni anche fuori regione. I volontari sono stati impegnati per più di 3mila ore. «Economicamente siamo alla canna del gas – dice Caramaschi -. Il sindaco nel 2021 non ha fatto bandi perché le spese per il Covid erano state troppe, ci aveva fatto sapere a voce. A novembre/dicembre è uscito però un bando per circa 25mila euro per aiutare le associazioni danneggiate dal Covid. I soldi quindi c’erano».