Attenti, la Reyer sta tornando. Con otto stranieri a Podgorica, domina il Buducnost (82-72)
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Sesta vittoria in Eurocup in un match condotto dall’inizio alla fine. Theodore, Bramos e Watt (al rientro) fanno lo show
Dopo Ulm, il Buducnost, Quando annusa il profumo dell'Europa, la Reyer si trasforma. Terza vittoria esterna in Eurocup (82-72), una prestazione del collettivo da applausi con protagonisti sempre diversi: un immenso Theodore nella prima metà, un incontenibile Bramos nella seconda, ma ottimi segnali di crescita sono arrivati anche da Brooks. Adesso sotto con Varese, c'è da risalire anche in campionato. C’è Watt nel roster, non Mazzola, squadra completata da Morgan con Cerella rimasto in Italia per la rieducazione dopo l’intervento alla caviglia, De Nicolao non sarà utilizzato. Parte il lituano Echodas in quintetto con Theodore, Tonut, Vitali e Brooks.
THEODORE SUPER Avvio perentorio della Reyer, concentrata in difesa, micidiale in attacco con Theodore, Vitali (tripla) ed Echodas (schiacciata) per il 7-0 in 2’03”. Il time-out di Dzikic non produce la scossa auspicata, difesa orogranata impenetrabile, siluro da 8 metri di Theodore (10-0), partenza stratosferica della Reyer. L’ex Olimpia è il padrone assoluto del parquet, le difese di De Raffaele neutralizzano le invenzioni di Cobbs, sostituito da Perry, arrivato a stagione inoltrata in Montenegro. Buducnost annichilito, Reyer spumeggiante, Brooks reattivo confeziona il +17 (21-4), stesso margine quando Theodore lascia la regia a Stone. Dzikic rivoluziona i quintetti, squadra “molle” in difesa che prova a risalire la china, intanto si rivede sul parquet anche Watt. Buon segno per la Reyer (25-13). Daye si presenta con un piazzato dall’angolo, solo classe. Popovic e Perry provano a prendere per mano i compagni, ma la Reyer non cala di concentrazione e doppia gli avversari (32-16) con i tre liberi di Sanders, in mezzo ai due canestri di Watt. Lasci spazio a Daye, tripla mortifera (21-40), arriva il primo canestro di Bramos, poi a 2’51” dalla fine arriva anche l’esordio in orogranata di Morgan. Una manciata di secondi sul parquet, De Raffaele chiude con Watt sul parquet, schiacciata galattica. Cobbs trova i primi punti sul finale della frazione (27-43), ma il finale è ancora della Reyer (27-49) con un maestoso (13 punti) Jordan Theodore, autentico mattatore all’interno di un sistema di gioco orogranata al limite della perfezione.
BROOKS SOLIDO. Brooks apre il terzo periodo (41-27),Theodore continua a danzare sul parquet e la Reyer gestisce a lungo anche questa frazione (55-33), ma non ha fatto i conti con l’orgoglio del Professore: Micov sostituisce Theodore come protagonista dell’incontro. Falli, tiri liberi, triple, incursioni, l’ex Milano si accende all’improvviso e accende anche l’arena montenegrina con 11 punti nel quarto (49-60). Servono i “senatori”, tripla di Bramos (44-60), incursione mancina di Watt (49-62) che limitano la risalita del Buducnost. Dal Professore al Greco, ultimo quarto nel segno di capitan Bramos: rimbalzi offensivi a grappoli, una reattività che non si vedeva da tante partite e il marchio di casa, la tripla. Reyer che risponde colpo su colpo al Buducnost, disinnescando, tra l'altro, anche Micov ed evitando che Cobbs e Perry alzassero il ritmo della contesa. Podgorica si riporta anche sotto alla doppia cifra di svantaggio (64-55), si alza il "volume" del'arena montenegrina.
GRANDE CAPITANO. C’è Bramos (68-57), Popovic si sostituisce ai più famosi compagni di squadra, ma la Reyer cambia ancora una volta protagonista. Tocca a Daye spezzare le ali alla rimonta del Buducnost: tripla e canestro (73-58). Podgorica respinta, si entra nell'ultimo spicchio di match con 14 punti in dote. Segna Reed, replica Bramos dal perimetro (61-76), la meta si avvicina, la Reyer non si disunisce, come era accaduto in passato e torna dal Montenegro con una vittoria preziosa. Per la classifica dell'Eurocup, ma soprattutto per il morale.