Sequestrò e seviziò la mediatrice culturale a Mantova: patteggia 5 anni
MANTOVA. Sequestro di persona, lesioni, rapina e violenza privata: con queste accuse ha patteggiato cinque anni di reclusione Brahim El Ouafi, il 42enne di origine marocchina che lo scorso aprile aveva segregato in casa e seviziato una giovane mediatrice culturale. Il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta della difesa di chiudere subito il procedimento, visto il peso delle prove raccolte dai carabinieri nell’indagine coordinata dal sostituto procuratore.
Le ventiquattr’ore da incubo cominciano nel pomeriggio del 20 aprile a Cittadella, quando la mediatrice culturale va a prestare assistenza all’uomo, che si trova agli arresti domiciliari per una rapina commessa l’anno prima in un negozio del centro commerciale La Favorita.
Lui le apre ma nasce una breve discussione, senza apparente motivo, e diventa aggressivo: le strappa la borsa di mano e il cellulare. La giovane, nonostante la paura, riesce a mantenere il sangue freddo. Lo ascolta, lo asseconda e resta con lui anche mentre assume droghe. Tutto questo fino al mattino seguente, quando lui, pensando che la ragazza voglia scappare, l’afferra per il collo, la fa inginocchiare e, sotto la minaccia di un coltello, le chiude la bocca con il nastro adesivo, le lega i polsi con una cinghia e le gambe con un lenzuolo. La giovane resta lucida, non si perde d’animo e aspetta che l’uomo si calmi riuscendo a convincerlo a liberarla con la promessa di non fuggire. La svolta avviene nel pomeriggio quando il 42enne, ormai sfinito e stordito dalla droga, le ordina di andargli a prendere delle birre e delle sigarette: «Guarda che ti tengo d’occhio dal balcone» è la minaccia. Lei scende in strada e, approfittando di una zona dove lui non riesce a vederla, chiede aiuto a un passante. In pochi minuti una pattuglia dei carabinieri da via Chiassi arriva sul posto e l’uomo viene arrestato con le accuse di sequestro di persona, rapina, violenza privata e lesioni personali. Oltre a scontare la pena di cinque anni stabilita dal patteggiamento, che dovrà scontare nella cella in cui già si trova, El Ouafi dovrà pagare una multa di duemila euro.