Ivrea, sommersa dagli sfalci: «Resterò fuori casa»

Ora, Daniela Sardino, rischia davvero di non entrare più in casa. L’area sfalci di Bellavista, infatti, finisce per invadere puntualmente una delle vie d’accesso a casa sua, costringendola a fare il giro dietro il parchetto per i cani. «Scs è venuta a pulire - spiega -, ma sulla via che normalmente era ostruita è rimasto solo fango su cui non si può passare con le auto perché si sprofonda. Così chiunque arriva a scaricare sfalci, ora, lo fa sempre più vicino all’altra via di accesso. E, di fatto, la stanno chiudendo».

La zona ormai è un porto franco per chiunque voglia scaricare sfalci in tutto l’Eporediese. Dopo i giorni di pioggia la situazione diventa invivibile. Il primo passo per riprendere il controllo della zona potrebbe essere una recinzione. Ma sembra ci sia più di un ostacolo burocratico alla sua realizzazione. Il Comune sta comunque studiando una soluzione leggera, che permetta di aggirarli.

Ci siamo occupati per la prima volta della vicenda il 16 luglio. Da allora, non è ancora cambiato nulla. Quel giorno abbiamo passato venti minuti con Daniela Sardino, sulla strada che porta al cancello di casa sua. In quel breve lasso di tempo sono passati a scaricare, rami e sterpaglia, due furgoni e un automobile con i residui del giardino di casa. Tutti, inoltre, scaricavano ai lati e non al centro, perché non è possibile inoltrarsi troppo con automobili o furgoni: il terreno è fangoso e cede. «Anche quando vengono dal Comune per portare via gli sfalci con il ragno non riescono a inoltrarsi e a pulire bene al centro», aveva spiegato Sardino.

L’area sfalci in quella zona c’è da tempo ormai. Ma ha cominciato a creare problemi da un paio di anni a questa parte e la donna, ogni volta, non ha mancato di segnalarli in Comune con la posta elettronica certificata.