Il Ponte sul Meduna, l’ex ospedale psichiatrico di Sant’Osvaldo e altri 217 milioni di lavori: il piano della Regione con tutte le opere e gli investimenti
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Via libera al nuovo mutuo con Cassa depositi e prestiti da saldare entro il 2046. Previsti anche investimenti in sanità, Protezione civile e per lo sviluppo turistico
UDINE. Mancano soltanto le firme, ormai, alla stipula del nuovo mutuo che la Regione aprirà con Cassa depositi e prestiti (Cdp) e che consentirà al Friuli Venezia Giulia di ottenere 217 milioni di euro di finanziamenti necessari a coprire i costi delle quattro opere-simbolo scelte della maggioranza per questa legislatura – come il rifacimento dell’area dell’ex ospedale psichiatrico a Sant’Osvaldo a Udine oppure il ponte sul Meduna a Pordenone –, ma anche tutta una serie di piani di investimenti in settori quali il turismo montano, la sanità e la Protezione civile.
L’assegno che verrà staccato da Cdp impone l’utilizzo dei fondi entro il 2026 – con la Regione che ha già predisposto il pacchetto di assegnazione dei finanziamenti in un lasso di tempo compreso tra quest’anno e il 2023 – con la scadenza del prestito fissata al 2046. «Abbiamo approvato in giunta – conferma l’assessore alle Finanze Barbara Zilli – la richiesta di mutuo per finanziare una serie di interventi strutturali e strategici riguardanti sanità, infrastrutture, ambiente, turismo, cultura e sport. In questo modo daremo risposta a particolari esigenze del nostro territorio secondo quanto previsto dall’ultima legge di Stabilità approvata a fine 2020.
Tra i vari interventi possiamo citare il contributo all’Azienda sanitaria Friuli Centrale per la riqualificazione del comprensorio dell’ex ospedale psichiatrico di Sant’Osvaldo, con 25 milioni in un triennio. Parliamo di una zona della città di Udine che attende da tempo di essere rimessa a disposizione della cittadinanza con nuovi servizi e spazi.
C’è anche particolare interesse alle zone montane del Friuli grazie al finanziamento per migliorare l’offerta turistica proprio delle nostre montagne che, in questo particolare momento storico, devono saper diventare un’attrattiva per tutti gli appassionati di sport, invernali ed estivi, ma pure per chi desidera trascorrere un po’ di tempo libero in tranquillità e serenità.
Il nostro territorio ha un potenziale enorme che dobbiamo ancora sviluppare appieno e questi 36 milioni devono contribuire proprio a incidere su questo aspetto. Fondamentale, tuttavia, affinché avvenga, è che ci siano collegamenti e infrastrutture all’altezza.
Non per niente, quindi, 21 milioni sono stati concessi per la progettazione oppure realizzazione, il completamento e ammodernamento di opere di viabilità di interesse regionale cui si aggiungono altri 23 milioni per il nuovo ponte sul Meduna nel Pordenonese. In generale, quindi, possiamo dire che si tratta di un’iniezione di fiducia e di liquidità che, da qui al 2023, sarà in grado di garantire una spinta alla ripresa di quello che sarà, ci auguriamo a brevissimo, il post-Covid».
Come spiegato dall’assessore il finanziamento si sviluppa su tre anni. Complessivamente, nel dettaglio, dei 217 milioni 600 mila euro erogati da Cdp, 22 milioni e 100 mila verranno allocati nel corso del 2021, 82 milioni 700 mila il prossimo anno e 112 milioni 800 mila nel 2023. Detto che delle quatto opere principali – Sant’Osvaldo, ponte sul Meduna, intervento su Porto Vecchio e PalaBigot – riferiamo a parte, vale la pena analizzare, oltre ai 36 milioni già citati da Zilli per PromoTurismoFvg, i principali canali di investimento decisi dalla giunta.
Merita una menzione, ad esempio, il finanziamento da 15 milioni a favore della Protezione civile oppure quello da 24 milioni – tutto a valere sul 2023 – per la sanità così come i 10 milioni 300 mila euro destinati all’adeguamento delle sedi Arpa del Friuli Venezia Giulia. Ancora, quindi, si può citare la spesa per l’attivazione della rete di banda larga regionale, cui andranno 7 milioni 700 mila euro, oppure il piano di bonifiche in Friuli Venezia Giulia con una disponibilità economica pari a 5 milioni 200 mila euro e, infine, lo sviluppo turistico dell’area del monfalconese finanziato con un contributo pubblico da 9 milioni.