«Turni troppo pesanti: molti infermieri mantovani fuggono»
L'allarme lanciato all'assemblea dell'Opi: soprattutto nelle Rsa si arriva anche a 12 ore contro le 8 da contratto
MANTOVA. Turni massacranti anche di 12 ore soprattutto nelle Rsa, contro le 8 da contratto, e mancato decollo dell’infermiere di famiglia, figura professionale già prevista da accordi regionali che potrebbe sgravare gli ospedali pubblici dal peso dell’assistenza da Covid-19. Gli infermieri mantovani alzano la voce durante l’assemblea dell’Opi, l’ordine provinciale delle professioni infermieristiche. La relazione del presidente, Andrea Guandalini, ha toccato tutte le principali tematiche.
«L’assistenza infermieristica – ha sottolineato Guandalini – si è resa cruciale e determinante per la sopravvivenza degli assistiti e gli infermieri hanno portato avanti con competenza e professionalità un enorme fardello in termini di richieste di competenza clinica, assistenziale, relazionale ed empatica e sono stati sottoposti alla complessità, anche emotiva, di un carico assistenziale che perdura a tutt’oggi dall’esordio della pandemia».