La richiesta di baristi e ristoratori al prefetto: ci faccia aprire i locali di sera se saremo in zona gialla
Sit-in sotto la prefettura di Treviso imprese unite, il 15 gennaio il flash-mob nei locali con luci e accese e tavole apparecchiate
TREVISO. Presidio dei baristi e ristoratori dell’associazione Treviso imprese unite nella mattinata del 14 gennaio sotto le finestre della Prefettura.
Ed è stato annunciato dall’associazione un incontro in giornata con la Prefettura a cui verrà consegnato un documento con le richieste della associazione e di tanti commercianti del settore.
La richiesta primaria è di concedere l’apertura serale dei locali in zona gialla.
"Assurdo che fino alle 18 i locali siano frequentabili", ha detto Andrea Penzo Aiello, responsabile di Treviso imprese unite, "e poi dalle 18 diventino i luoghi più contagiosi. È stato dimostrato come l’aumento di contagi nell’ultimo periodo sia dovuto a riunioni in casa. se non vorranno fare aprire dopo le 18 allora chiediamo il pagamento di ristori veri in base al fatturato passato".
Per il 15 gennaio l’associazione ha lanciato un flash mob nei vari locali della provincia, iniziativa che ha trovato anche il favore di Fipe confcommercio.
La manifestazione prevede di tenere accese le luci dei locali e le tavole apparecchiate come se i locali fossero aperti, ma “senza assolutamente clienti all’interno", conferma Aiello, “sarebbe da irresponsabili adesso essere protagonisti di una dissidenza simile"
L’associazione così come anche Ascom rinuncia alle proposte di dissidenza forte e non rispetto delle regole imposte dal Dpcm, avanzata da altre associazioni.