Irene Galletti: alleati con riserva col centrosinistra «fino a che dura Conte»
foto da Quotidiani locali
FIRENZE. Una cinquantina di attivisti. Forse qualcosa più. Una piazza, quella delle Murate, con quasi tutti a sedere ai tavolini e poi via a Cascina per la cena di chiusura. Si conclude così la campagna elettorale di Irene Galletti. La candidata presidente di M5S tende la mano al centrosinistra ma con riserva: «Finché regge l'alleanza nazionale, regge anche la collaborazione col centrosinistra regionale» dice.
Tradotto: ora che c'è il governo Conte i grillini toscani sono disposti a dare una mano al Pd in consiglio regionale. Ma se cade il governo, i grillini sono pronti a mettere tutto in discussione. Dunque M5S tende la mano al centrosinistra toscano, ma è la stessa candidata presidente Galletti a dirsi subito pronta a ritirarla qualora cadesse il governo Conte. E Giani? «Lui è un candidato debole. E in 5 anni di legislatura siamo sempre stati ignorati», taglia corto Irene Galletti. Dal palco spara il numero di quelli che definisce i poltronisti di carriera: «Sono 116 le persone che i principali partiti, soprattutto di destra, ma anche di sinistra, hanno infilato nelle loro liste nonostante siano impegnate in altre attività di rappresentanza. Sindaci, consiglieri comunali, consiglieri di quartiere. Tutte persone il cui mandato – spiega la candidata di M5S - è ben lontano dall’essere concluso, ma che hanno deciso di provare il salto di qualità per parcheggiarsi in consiglio regionale a 10mila euro al mese. Io questo lo chiamo tradimento nei confronti dei loro elettori». A chiudere la campagna elettorale di Galletti ci sono i deputati Francesco Berti, Yana Chiara Ehm, Riccardo Ricciardi e Gilda Sportiello; il senatore Gianluca Ferrara; il consigliere regionale uscente Giacomo Giannarelli, il ricandidato consigliere regionale Andrea Quartini e l'ex sindaco di Livorno Filippo Nogarin. —