Bastiglia. «Islem è morto con il sorriso Voleva fare l’ingegnere»
Il papà del 20enne di Bastiglia che ha perso la vita nello schianto contro una Panda a Soliera Stava tornando da una giornata di studio, lascia anche la mamma insieme a due fratelli
BASTIGLIA «Il mio Islem aveva sempre il sorriso. E lo aveva sul volto anche quando la sua vita si è spezzata. Non lo dimenticherò mai la sua espressione, in quel momento».
Voleva fare l’ingegnere Islem Nouisser, il 20enne che ha perso la vita in seguito a uno schianto contro un’altra auto. Il giovane stava viaggiando sulla sua Punto quando, improvvisamente, secondo quanto emerge dalle prime ricostruzioni avrebbe invaso la corsia opposta, finendo contro una Panda guidata da una 26enne di Soliera. Lo schianto mortale è avvenuto sulla provinciale 12, via Soliera Cavezzo, intorno alle 16 di venerdì pomeriggio.
«Islem stava ritornando a casa dall’università: studiava vicino al Policlinico» prosegue il papà, Mouez Nouisser, mentre viene confortato da parenti e amici, radunati all’esterno della palazzina di via Vivaldi, dove la giovane vittima viveva con la famiglia.
Durante tutta la giornata di ieri si è registrato un continuo via vai di persone che hanno voluto portare un saluto, una parola di conforto che serva ad alleviare quel dolore enorme che si trova ad affrontare la famiglia Nouisser. Anche il sindaco Francesca Silvestri ha portato le condoglianze dell’amministrazione. E domani una delegazione del Guarini, l’istituto per geometri frequentato da Islem, prima dell’iscrizione alla facoltà di Ingegneria, si recherà di persona a manifestare il proprio dolore ai famigliari.
«Era bravissimo, il mio ragazzo: mai una parola fuori posto, mai nulla a sproposito - prosegue il papà che lavora come metalmeccanico in un’azienda del territorio, in cassa integrazione dal lockdown - Durante la quarantena è stato sempre in casa. Era rispettosissimo delle regole. E l’anno scorso ha lavorato in campagna per mantenersi agli studi».
Non appena il magistrato darà il nulla osta, si celebrerà anche in Italia il funerale, prima della partenza della salma per la Tunisia.
«È terribile dover pensare di affrontare la morte di un giovane di 20 anni» racconta Kalifa Hammami, esponente della comunità islamica di Modena, presente anch’egli ieri mattina a casa Nouisser.
Nel frattempo, gli agenti della Polizia locale delle Terre d’Argine stanno analizzando tutti i rilievi utili per ricostruire la precisa dinamica dell’incidente. In particolare si sta cercando di capire se una delle ruote posteriori sia la causa dello sbandamento dell’auto: è stata ritrovata sgonfia. Si sta indagando per verificare se si sia rotta a causa del pesante impatto o se ne sia stata proprio la causa. —