Noale, Giovanni ultima vittima a 61 anni: aveva contratto il coronavirus
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Era l’anima della sagra di Briana. Andato in pensione da poco, finito in Lungodegenza per una grave malattia, ha contratto il virus e si è spento a Dolo
NOALE. Era stato un brutto anno per Giovanni Pirolo, 61 anni di Briana. Un anno fa era stato colpito da una brutta malattia da cui non si era più ripreso ed era finito in Lungodegenza all’ospedale di Noale, dov’era risultato tra i positivi al Covid-19 per poi tornare negativo. Martedì, a Dolo, si è spento.
Lo conoscevano un po’ tutti a Briana, essendo stato una delle anime della sagra primaverile dedicata a San Giovanni Battista, a cui la parrocchia locale è intitolata. La festa si svolge ogni anni tra fine aprile e inizio maggio e lui era dietro alle quinte in cucina, addetto a friggere le patatine.
Lo chiamavano “patataro”, proprio per questa sua mansione che svolgeva da una vita. Mai una parola fuori posto, sempre disponibile e sorridente con tutti, Pirolo era molto attivo non solo nella sagra sin dalla sua fondazione, oltre 25 anni fa, ma partecipava e dava una mano pure ad altre iniziative. Se c’era da aiutare, non si tirava mai indietro.
Prima di andare in pensione, raggiunta solo pochi mesi fa, aveva lavorato in un’officina meccanica. Non ha neppure fatto a tempo a godersela, perché l’estate dello scorso anno era comparsa quella malattia che lo ha accompagnato sino a tre giorni fa, debilitandolo molto.
Dapprima c’era stato il ricovero a Dolo, poi a dicembre era stato trasferito in Lungodegenza a Noale e, infine, il ritorno nell’ospedale della Riviera del Brenta.
Pirolo lascia la moglie Paola, le figlie Marianna e Federica, oltre al genero Enrico e la nipotina Camilla. L’ultimo saluto sarà dato oggi alle 16 nella chiesa di Briana. Poi la salma sarà trasferita al cimitero della frazione di Noale.