Borgo Virgilio, torna a casa dopo un mese e ci trova due persone
Denunciati dalla Polizia, gli occupanti abusivi saranno anche espulsi
BORGO VIRGILIO. Quando ha varcato l’uscio della casa, dove non metteva piede da un mese, per traslocare le ultime cose nella nuova residenza, s’è trovata faccia a faccia con due sconosciuti. Inquilini abusivi, che in sua assenza s’erano insediati, avevano piazzato alcuni mobili, il televisore e un frigorifero senza che né il padrone di casa, né tantomeno lei, ne sapessero alcunché. È stata la telefonata dell’affittuaria di un appartamento di Cerese a suscitare l’intervento degli agenti della volante. I due inquilini abusivi sono stati accompagnati alla porta e sgomberati i loro effetti personali. Ma non finisce qui. Per i due immigrati tunisini – R.M,, 30 anni, in regola con il permesso di soggiorno e M.T., 19 anni, clandestino – oltre alla denuncia per invasione abusiva di edificio sono scattati gli accertamenti della questura per una possibile espulsione dal territorio nazionale.
La vicenda risale alla mattinata del 15 aprile quando la centrale operativa della questura ha ricevuto la telefonata dell’inquilina titolare dell’appartamento, che si trova in un complesso condominiale alle porte di Cerese, sulla provinciale Romana. La donna, una 36enne di origine nigeriana, è stata raggiunta poco dopo dagli agenti della Volante. «Mi sono trasferita a Nogara, volevo recuperare le mie ultime cose dall’appartamento – ha spiegato ai poliziotti – ma quando sono entrata ho trovato questi due sconosciuti».
«Siamo qui da circa un mese – hanno raccontato agli agenti i due tunisini – abbiamo pagato l’affitto in nero a uno straniero che conosciamo...». Ma, in base agli accertamenti, la versione non è risultata credibile. Per di più il più giovane ha fornito delle false generalità. Gli agenti lo hanno scoperto dopo il controllo delle impronte digitali da parte della polizia scientifica. Nessun dubbio, il 19enne è clandestino. E quindi è stato denunciato anche per aver fornito false generalità alla polizia. L’ufficio immigrazione ha subito avviato l’iter per l’espulsione di entrambi, con accompagnamento nel Paese di origine.
La vicenda risale alla mattinata del 15 aprile quando la centrale operativa della questura ha ricevuto la telefonata dell’inquilina titolare dell’appartamento, che si trova in un complesso condominiale alle porte di Cerese, sulla provinciale Romana. La donna, una 36enne di origine nigeriana, è stata raggiunta poco dopo dagli agenti della Volante. «Mi sono trasferita a Nogara, volevo recuperare le mie ultime cose dall’appartamento – ha spiegato ai poliziotti – ma quando sono entrata ho trovato questi due sconosciuti».
«Siamo qui da circa un mese – hanno raccontato agli agenti i due tunisini – abbiamo pagato l’affitto in nero a uno straniero che conosciamo...». Ma, in base agli accertamenti, la versione non è risultata credibile. Per di più il più giovane ha fornito delle false generalità. Gli agenti lo hanno scoperto dopo il controllo delle impronte digitali da parte della polizia scientifica. Nessun dubbio, il 19enne è clandestino. E quindi è stato denunciato anche per aver fornito false generalità alla polizia. L’ufficio immigrazione ha subito avviato l’iter per l’espulsione di entrambi, con accompagnamento nel Paese di origine.