Mantovani nel mondo e le 21 chat per riportare a casa chi ha bisogno

MANTOVA. Sempre a disposizione dei mantovani sparsi in ogni angolo del globo e ora in prima linea per sostenerli in questa fase di emergenza sanitaria globale. E, se possibile, aiutarli a rientrare in patria.

Sono giorni di massimo impegno per l’Associazione dei Mantovani nel mondo, realtà fondata nel 1997 e guidata dal presidente Daniele Marconcini. Molti i campi di intervento. A partire dalla riattivazione di una rete di 150 corrispondenti in tutto il mondo nata grazie alla Consulta dei Lombardi nel mondo di cui lo stesso Marconcini è coordinatore.

E poi 21 chat WhatsApp operative con 250 persone, unità di crisi collegate alla Regione e alla Farnesina grazie a parlamentari dei diversi schieramenti, un gruppo imprese e lavoro impegnato sul fronte aiuti a famiglie, partite Iva e imprese e un centro assistenza legale per tutte le necessità.

«Per prima cosa – spiega Marconcini – diamo alle persone in difficoltà e bloccate all’estero i riferimenti di consolati, unità di crisi della Farnesina e del ministero degli Esteri. I nostri corrispondenti locali, poi, verificano la situazione dei singoli sia come alloggio che dal punto di vista economico. In alcuni casi consigliamo alle persone di rimanere nel paese in cui si trovano o chiediamo ai nostri referenti di dare loro ospitalità. Per quanto riguarda i gruppi abbiamo attivato una linea diretta con la Farnesina».

L’allerta coronavirus ha sorpreso mantovani sparsi in ogni angolo del globo. «Abbiamo casi che stiamo seguendo nei luoghi più remoti della Terra – prosegue il suo intervento Marconcini – Un gruppo bloccato in Patagonia, una ragazza nel nord dell’India, un’altra persona nell’isola di Bali. Fare stime numeriche è impossibile, possiamo descrivere, però, la tipologia di chi è bloccato all’estero. In particolare tecnici di aziende, studenti impegnati in progetti di interscambio scolastico e persone sole, in particolare anziani».

Impegno nel mondo, ma attenzione anche per la situazione locale. «Siamo in collegamento con la direzione sanitaria dell’ospedale Carlo Poma per le emergenze locali – conclude il presidente di Mantovani nel mondo – Stiamo distribuendo mascherine a domicilio grazie all’interessamento della presidente della comunità cinese di Mantova, Gloria Wang, anche alle persone in quarantena. Un’attività di volontariato coordinata da Flavia Aondio».