Manovra, la bozza: giù le detrazioni Irpef oltre i 120mila euro, “carta bimbi” per le famiglie e taglio del cuneo fiscale sotto i 35mila euro
Sono alcune delle misure contenute in una bozza di sei pagine, che ha fatto da canovaccio per la lettera di risposta del governo all’Ue. Per i lavoratori finora esclusi dal bonus Renzi, il taglio del cuneo libera in busta paga circa 500 euro all'anno nel 2020 e 1000 euro in più a partire dal 2021
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Graduale azzeramento delle detrazioni Irpef a partire dai 120mila euro di reddito, “carta bimbi” da 400 euro al mese, taglio del cuneo fiscale per 4,5 milioni di lavoratori. Sono alcune delle misure contenute in una bozza di sei pagine, che ha fatto da canovaccio per la lettera di risposta del governo all’Ue.
Nel riordino delle tax expenditures si parte con un graduale azzeramento delle detrazioni Irpef al 19% per i contribuenti oltre una soglia di reddito, escluse quelle per gli interessi sui mutui. Il livello di reddito interessato parte da oltre 120mila euro l’anno, con un andamento progressivo fino ai 240mila con l’azzeramento delle detrazioni. Che sarà selettivo e non su tutte le spese sostenute per cui è possibile richiedere il defalco. Non saranno toccate quelle per le spese sanitarie, ma saranno coinvolte spese come quelle veterinarie, per gli asili nido, per le attività sportive o per i corsi universitari dei figli a carico.
In base alla bozza, vengono prorogate le deduzioni per la riqualificazione energetica, le ristrutturazioni edilizie, per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata a seguito della ristrutturazione. Viene introdotta per il 2020 una detrazione pari al 90% delle spese sostenute per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (il “bonus facciate“) per restituire un nuovo volto alle città.
“Italia Cashless: essere onesti conviene”, recita invece il titolo del capitolo incentrato sul piano per favorire i pagamenti elettronici. Il piano prevede l’introduzione di un superbonus da riconoscersi a partire dall’inizio del 2021 in relazione alle spese effettuate con strumenti di pagamento tracciabili (carte di credito, bonifici bancari, bancomat), oltre all’istituzione di estrazioni e premi speciali per chi paga con moneta elettronica. Le detrazioni attualmente previste per il pagamento di professionisti come idraulici e medici andranno ad aggiungersi ai bonus per i pagamenti elettronici in un unico “superbonus della Befana”: per la misura sono previsti 3 miliardi a partire dal 2021, con l’obiettivo di far emergere il sommerso.
Fra le misure di maggiore impatto ci sono quelle per gli anziani e le famiglie. Per i primi c’è il ripristino della rivalutazione delle pensioni tra i 1.500 e i 2.000 euro lordi. “Per la famiglia – viene spiegato – la manovra prevede un fondo da 2 miliardi nel prossimo triennio. Dal 2020 le risorse degli attuali bonus (nascita, bebè, voucher asili nido) saranno riordinate in un unico fondo che avrà una dote aggiuntiva di 500 milioni. Sarà un’apposita “carta bimbi” da 400 euro al mese a permettere alle famiglie di coprire le rette per gli asili nido o azzerarle per i nuclei a basso reddito”.
La bozza della manovra circolata in serata avvia un piano pluriennale di taglio delle tasse sul lavoro: nel triennio infatti è previsto un taglio del cuneo fiscale sia per i 4,5 milioni di lavoratori con redditi lordi tra i 26.600 e i 35.000 mila euro, finora esclusi dal bonus Renzi, che i 9,4 milioni di lavoratori con redditi da 8mila a 26.6000 euro, che percepiscono già il bonus Renzi. Per i lavoratori finora esclusi dal bonus Renzi, il taglio del cuneo libera in busta paga circa 500 euro all’anno nel 2020 e 1000 euro in più a partire dal 2021.
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