Poco più di 24 ore prima della sfilata, durante la Milano Fashion Week, incontriamo Jeremy Scott nella sede operativa di Moschino: sta definendo gli ultimi dettagli di quella che sarà una sfilata dedicata al cubismo e, in modo particolare, alle donne – mogli e amanti – di Pablo Picasso. Il suo è un approccio avanguardistico, nell'essenza del termine.

Le opere di Picasso sono state scomposte e ricomposte sugli abiti, anche attraverso i tagli, aumentando la geometrizzazione delle figure: un collage di forme, texture e colori riproposto in chiave couture, che si può definire una “bizzarria cubista" in chiave Jeremy (rimanendo fedeli alla definizione critica di Louis Vauxcelles).

La relazione tra moda e arte è assai articolata e ha trovato proprio il suo seme nei primi Novecento. È qui che la creatività artistica diventa una presenza costante in quella stilistica: insieme, comunicano. È il corpo stesso che ne viene investito: per Jeremy Scott questo si traduce in una cornice che diventa un abito, il tessuto dipinto a mano che si trasforma in una fantasia, le pennellate diventano make-up. Tutto volge a definire la “moderna señorita”.

Qui sotto l'intervista con Jeremy Scott, Creative Director di Moschino.

Qual è stata l’ispirazione della collezione Moschino Primavera Estate 2020?

Ho trovato interessante far rivivere le tante e diverse muse di Picasso. Le due mogli e le diverse amanti sono state tutte sue modelle. Le donne hanno un ruolo essenziale nelle sue opere: il padre del cubismo le ha ritratte più volte, facendo del loro fascino e della loro moda, un’arte. A loro, aggiungo la figlia Paloma: fin da giovane ha brillato nei circoli artistico-mondani per lo spiccato stile personale, diventando poi una fashion icon. Ecco perché nella collezione troviamo due aspetti: uno più vicino al mondo dell’arte, del cubismo, l’altro allo stile “spanish”.

Viste le numerose donne che hanno costellato la vita e le opere dell’artista, hai forse dato una risposta alla domanda “chi è la donna di Picasso”?

Si può seguire la cronologia dei suoi amori guardando le sue opere. La collezione vuole catturare l’essenza della donna di Picasso. Io l'ho tradotta in una moderna señorita.

I Love Eva, Picasso
I Love Eva, Picasso

Qual è il quadro di Picasso che preferisci?

Io amo i suoi ritratti. Ma c’è un quadro che in modo particolare mi ha colpito: ritrae Dora Maar mentre piange. Si percepisce la forza del pianto, del dolore: è un’immagine potente che coinvolge chi guarda l'opera. – ndr si riferisce al quadro The Weeping Woman del 1937 -.

The Weeping Woman, Picasso

Weeping Woman 1937 by Pablo Picasso 1881-1973

The Weeping Woman, Picasso

Qual è il look più rappresentativo della collezione?

Difficile trovare una risposta. Può essere il completo di pelle, gonna più caban, perché unisce i codici stilistici di Moschino con il concept della collezione. La skin è una stampa, realizzata prima a mano con delle pennellate vere e proprie, un riferimento diretto alle opere di Picasso; mentre le frange di perline di vetro multicolor e le spalline importanti, sono elementi dello stile spanish, del completo da torero. In coordinato anche la Biker Bag. Il look risulta molto chic, potrebbe essere adatto a Paloma Picasso, una figura magnifica e di stile - ndr il look in copertina di Bella Hadid -.

Bella Hadid, Moschino Primavera Estate 2020
Bella Hadid, Moschino Primavera Estate 2020
Valeriya
Moschino Primavera Estate 2020
Moschino Primavera Estate 2020
Valeriya

C’è anche un copricapo particolare: un mix tra cappello e maschera che richiama la figura del toro, un altro simbolo spagnolo…

Questo copricapo è stato realizzato in collaborazione con Stephen Jones: presenta dei forti elementi grafici giocati sulla bicromia, il bianco e il nero, mentre il tratto si rifà al cubismo di Picasso.

Il copricapo realizzato in collaborazione con Stephen Jones, Moschino Primavera Estate 2020
Il copricapo realizzato in collaborazione con Stephen Jones, Moschino Primavera Estate 2020
Valeriya

Come hai reso il mood Picasso-Spanish con il make-up e l’hair styling?

L’acconciatura è molto classy: riga centrale, capelli tirati che si chiudono in un preciso chignon. Per gli occhi abbiamo optato per uno smokey eye intenso. In ultimo abbiamo giocato con i colori, come pennellate sui capelli. Volevamo ottenere un tocco spanish, sempre in chiave moderna.

Ti piace essere definito un’icona pop?

Jeremy è il mio nome. Sentirmi dire che sono un’icona pop, mi suona più come un’etichetta. Il mondo in cui vivo è pop, le persone che vesto sono pop. Siamo circondati da simboli e io li utilizzo come linguaggio creativo: ecco perché il mio lavoro è così grafico. Il “pop” lo troviamo ovunque, è comunicazione: la segnaletica è pop, Mickey Mouse è pop, anche Bella Hadid è pop. L’iconografia e tutto ciò che è immediato a livello globale lo è. Inclusi i social network.

Manca poco alla sfilata, hai un portafortuna o un rito prima dello show?

Non sono molto superstizioso. Come puoi vedere, cerco di stare tranquillo, in equilibrio. Inizio la mattina con una buona corsa e poi una colazione.

Per guardare la sfilata Moschino Primavera Estate 2020 clic qui.