F1, GP Italia (Monza) | Mercedes non favorita, ma il passo gara sarà l’arma in più
La vittoria della Ferrari di Leclerc in Belgio ha reso chiaro quanto la Mercedes W10, se vogliamo in antitesi rispetto agli inizi dell’era turbo-ibrida, non esalti le sue doti sui circuiti più veloci del calendario. È pur vero che il gap abissale inflitto dal monegasco alle Mercedes sul giro s...
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La vittoria della Ferrari di Leclerc in Belgio ha reso chiaro quanto la Mercedes W10, se vogliamo in antitesi rispetto agli inizi dell’era turbo-ibrida, non esalti le sue doti sui circuiti più veloci del calendario. È pur vero che il gap abissale inflitto dal monegasco alle Mercedes sul giro secco (oltre sette decimi) non è stato ribadito in gara: Hamilton, dopo aver perso tempo per superare un Vettel che agiva da tappo, ha concluso il Gran Premio negli scarichi di Leclerc.
Proprio la forza della Mercedes sul passo gara, esaltata specialmente dal suo alfiere inglese, è la vera carta vincente di questo campionato. Qualità che emerge in maniera dirompente nella seconda parte di gara, in seguito al primo pit stop. La differenza che Mercedes riesce a fare in gara può certamente spiegarsi con una migliore gestione delle gomme, favorita da un eccezionale livello di carico aerodinamico che permette alla W10 di far funzionare meglio degli avversari le Pirelli del 2019. D’altra parte, l’alto carico aerodinamico genera più drag (resistenza all’avanzamento): è proprio questo ciò che incide sulla velocità di punta raggiunta sui tratti rettilinei, inferiore a quella Ferrari.
Altro fattore meno lampante che spinge la Mercedes in gara è proprio la power unit realizzata a Brixworth, ormai superata da quella del Cavallino, capace di esprimere una potenza definita da Wolff “non più normale”. Guardando oltre le top speed, sembra però che la power unit del team anglo-tedesco possa essere sfruttata più pienamente in gara ed è accreditata di un’ottima gestione del consumo carburante. A tal riguardo preoccupano le rotture occorse ai team clienti nel weekend di Spa, che avrebbero obbligato il team a utilizzare una modalità più prudente in gara.
A tutto ciò va ad aggiungersi la stoffa di Hamilton, quest’anno meno in versione recordman di pole position ma quanto mai efficace la domenica. Vero mattatore del circuito di Monza, il leader del campionato si presenta con un palmarès invidiabile: cinque vittorie, al pari solo di Schumacher, e sei pole position, record assoluto.
Seppur non nel ruolo dei favoriti del Gran Premio d’Italia, il team di Toto Wolff punta a mettersi tra la Ferrari e la sentita vittoria della gara di casa: “Non prevediamo un weekend semplice, Monza è il circuito di potenza della Formula 1. Sebbene in questa stagione abbiamo avuto il pacchetto più veloce sulla griglia, non è l’ideale per una pista in cui la velocità sul dritto è un fattore chiave di differenziazione della prestazioni. Tuttavia, abbiamo anche visto che le Ferrari sembrano forti sulle piste ad alta velocità al sabato ma non altrettanto alla domenica, ed è lì che si conquistano i punti“.
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