Jodie Foster non si vedeva da sei anni, torna in Hotel Artemis (in sala dal 1° agosto), thriller futuristico scritto e diretto dall’esordiente scozzese Drew Pearce: Jodie Foster è Jean, un’anziana infermiera che vive di ricordi e del lavoro in un ospedale segreto, per criminali, in una Los Angeles del 2038.

Nel film Jean ama aiutare la gente, a patto che si seguano le regole: niente armi né violenza. Lei quali segue nella vita?
«Sono un tipo coscienzioso e diligente. Ribelle non lo sono stata mai: era tutta leggenda. Credo nella legge, anche se capisco che seguire le regole non sia facile, specie se hai pochi soldi».

Molti, in Hotel Artemis, hanno commesso degli errori: è importante imparare da questi?
«Siamo umani: quindi nessuno è perfetto e ciascuno ha diritto a una seconda possibilità di redenzione, e aggiungerei anche a una terza. Io ho due figli, uno di 20 e l’altro di 17 anni. So che, come genitore, devo lasciare loro lo spazio di sbagliare e di gestire l’errore senza il mio aiuto. Di tutto questo, inteso come lezione, devo ringraziare mia madre».

Che cosa le ha insegnato?
«È una donna molto pragmatica, con uno spirito libero: mi ha mostrato come prendermi cura di me stessa. Grazie a lei non ho paura di persone diverse da me: posso parlare con chiunque, ritrovarmi nel luogo più remoto del mondo e trovare il sistema di tornare a casa».

Potesse scegliere un ruolo, anche fuori dal set, quale sarebbe?
«Vorrei essere un mentore per le attrici bambine. Io ho iniziato a tre anni e so quanto sia difficile mantenere la mente salda in questo mestiere».

Lei ha diretto alcuni episodi di Orange is the New Black e di Black Mirror. Dove sta andando la tv?
«Per me gli Anni 70 sono stati l’età dell’oro. Posso citare Il cacciatore, Panico a Needle Park, Un uomo da marciapiede. Capolavori, ma le donne contavano poco e niente. Ecco perché mi piace la tv con il suo bell’indice di diversità: propone ruoli impossibili per gli Studios e dà voce a minoranze mai viste prima».

Nella foto: Jodie Foster in Hotel Artemis, prima regia di Drew Pearce (sceneggiatore di Iron Man 3)