Appello dei medici «Assange rischia la morte in carcere»
Il fondatore di WikiLeaks Julian Assange è in condizioni psicofisiche talmente compromesse da poter morire in prigione. L’allarme arriva da più di 60 medici che hanno firmato una lettera aperta dove esprimono «serie preoccupazioni per la salute fisica e mentale di Julian Assange», attualmente detenuto in un carcere britannico di massima sicurezza. Il fondatore di Wikileaks, dopo essere stato forzatamente rimosso dall’ambasciata ecuadoriana a Londra all’inizio di quest’anno, sta affrontando il pericolo di una possibile estradizione negli Usa.