Webcracy, la verità sorvegliata: il libro di Glauco Benigni svela i falsi miti della Rete e i nuovi oligarchi dell’Intelligenza artificiale
Glauco Benigni, giornalista e saggista, per i lettori italiani rappresenta da alcuni decenni un punto di riferimento storico per la divulgazione tecnico-scientifica. Nei suoi articoli prima su Repubblica, poi nei saggi e nei reportage per la Rai ha disegnato gli scenari e gli orizzonti del web, prima ancora che la rete nascesse e divenisse accessibile a tutti.
Nel suo ultimo libro, “Webracy – La verità sorvegliata”, Benigni offre una disamina documentata, provocatoria e accurata sulle dinamiche del potere contemporaneo, con uno sguardo critico sulle trasformazioni tecnologiche, sociali e politiche che stanno ridisegnando il mondo.
L’autore, partendo da una premessa personale e filosofica, analizza il declino delle certezze e il progressivo affermarsi di un sistema di controllo globale, mediato dal web e dalle grandi multinazionali digitali, che ha sostituito le antiche caste con nuove élite tecnologiche e finanziarie.
La fine delle verità assolute
Benigni divide il libro in una serie di riflessioni tematiche, ognuna delle quali affronta un aspetto cruciale della società moderna: dalla fine delle verità assolute, all’emergere di una nuova “casta digitale”, fino alle implicazioni etiche e sociali dell’intelligenza artificiale e del transumanesimo. Il testo si snoda tra filosofia, storia, politica e tecnologia, creando un quadro complesso ma coerente dell’attuale “era web”.
Uno dei temi centrali è la critica al mito della verità, che Benigni considera ormai “sorvegliata” e manipolata dai poteri dominanti attraverso la gestione dei media e dei dati. L’autore sottolinea come, oggi, non esistano più visioni univoche, ma solo prospettive di parte, determinate dagli interessi economici e politici. Questo porta a una situazione in cui la massa resta impotente di fronte a una narrazione costruita e gestita da pochi, attraverso strumenti digitali sempre più sofisticati.
«Un esempio per tutti – scrive Benigni – al tempo della pandemia, le garanzie che la “terapia genica sperimentale anti Covid” fosse efficace non le davano né i Governi, né la Scienza, ma le aziende che producevano e vendevano i farmaci in discussione, o meglio: quelle aziende, probabilmente sostenute da interessi non solo commerciali ma anche militari e politici, effettuavano pressioni affinché le istituzioni internazionali quali l’OMS, i Governi, e a caduta ogni altra istituzione sanitaria, sostenessero l’uso di “terapie sperimentali” non garantite».
Analisi delle caste e del Potere
Un capitolo fondamentale è dedicato all’idea delle “caste” che, secondo Benigni, non sono scomparse ma si sono semplicemente trasformate: i Brahmani (intellettuali, scienziati, politici), i Guerrieri (militari, servizi segreti, forze dell’ordine) e i Commercianti (finanza, imprese) continuano a dominare, ma ora agiscono attraverso il web e le tecnologie digitali. Ai tre gruppi si aggiungono gli Scribi, ovvero tutti coloro che gestiscono la comunicazione e la narrazione, da giornalisti a influencer, da artisti a pubblicitari.
Benigni descrive con lucidità come queste caste interagiscano, si contaminino e si rafforzino reciprocamente, creando un sistema di controllo che si esercita anche a distanza, attraverso algoritmi, dati e identità digitali. La critica è dura nei confronti della società digitale, vista come un luogo di manipolazione e sorveglianza, dove la privacy è ormai un’illusione e la libertà individuale sempre più minacciata.
Intelligenza Artificiale e Futuro
Un’ampia parte del libro è dedicata all’impatto dell’intelligenza artificiale (AI), che Benigni analizza sia dal punto di vista tecnologico che etico. L’autore sottolinea come l’AI sia ormai in mano a poche grandi aziende, che ne dettano le regole e gli usi, e come questo porti a una concentrazione di potere senza precedenti. Le conseguenze sono molteplici: disoccupazione tecnologica, alla possibile perdita di autonomia umana, fino al rischio di un futuro transumano in cui l’essere umano viene modificato e controllato a livello biologico e digitale.
Benigni non si limita a una critica generica, ma offre anche una riflessione sulle possibili risposte e contromisure, invitando a una maggiore consapevolezza e partecipazione civica per contrastare l’affermarsi di un sistema tecnocratico e autoritario. “La verità sorvegliata” è un libro provocatorio e per certi versi necessario a fare luce sulle derive del mondo contemporaneo. Benigni ci invita a non rassegnarci alla “sorveglianza” e alla manipolazione, ma a mantenere viva la capacità di pensare, criticare e agire. Un libro che non lascia indifferenti, adatto a chi vuole capire le trasformazioni in corso e riflettere sul futuro della società e della democrazia.
Chi è Glauco Benigni
Sociologo, giornalista, scrittore. 20 anni da inviato e media editor presso il quotidiano La Repubblica , poi 15 anni in Rai. Autore-conduttore di programmi tv e consulente di grandi aziende (Eutelsat, Rai Trade, Sipra, Fininvest). Insegna Global Communication. Attualmente: Direttore della Web Tv Homo Sapiens. Tra i suoi libri : Re Media, Apocalypse Murdoch, Youtube-The story e il recente Tzunami Internet. La ricerca “Glauco Benigni” su Google fornisce 30 schermate di argomenti di cui è stato protagonista o che lo riguardano direttamente.
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