Hotel di Sauris sotto sequestro e inagibile dopo l’incendio. I titolari: «Noi non molliamo»

È stato posto sotto sequestro ciò che rimane di Borgo Eibn Mountain Lodge, l’hotel-chalet di Sauris di Sotto che nella tarda serata di lunedì è stato devastato da un incendio. Il Comune di Sauris ha dichiarato inagibile la struttura principale.

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E la Procura della Repubblica di Udine, in attesa di ricevere la dettagliata relazione dei vigili del fuoco, ha disposto ulteriori accertamenti, come è prassi in questi casi. In base agli elementi finora raccolti durante i sopralluoghi effettuati nel resort, le possibili cause del rogo, per quanto non ancora individuate con precisione, appaiono di natura accidentale.

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I GESTORI

I responsabili di Borgo Eibn hanno affidato i loro propositi a Instagram, dedicando alcune frasi al loro «caro stavolo di sopra». «C’è voluto tanto per metterti in piedi – hanno scritto accanto a un video di ciò che resta dell’edificio e del cane che riprende a giocare come nei giorni prima del rogo – e per costruire la tua anima. Ci sono state notti insonni, compleanni mancati, famiglie trascurate, amici dimenticati.

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Litigi, discussioni, pianti. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo fatto sacrifici. (...) E ne è valsa davvero la pena. Sei e continuerai a essere il nostro viaggio più bello. I nostri ricordi migliori, le nostre più grandi soddisfazioni, il nostro orgoglio, la nostra casa. Il rifugio lontano dal mondo di tanti. Due giorni fa c’era ancora un po’ di fumo, ancora qualche lacrima da versare. Ieri invece abbiamo ricominciato. Tutti insieme, con forza e determinazione. E Ugo non stava più in un angolo con la coda fra le gambe, ma correva nella neve(...). Noi non molliamo».

LA STRUTTURA

L’hotel si trova in località Ander Eibn, su un’altura. È immerso nel verde e, prima che l’incendio divorasse gli appartamenti del corpo centrale, era costituito complessivamente da quindici lussuosi appartamenti distribuiti in tre incantevoli chalet.

Le fiamme hanno devastato il primo e il secondo piano e il tetto dell’edificio principale costituito, oltre che dagli alloggi, anche da una sala ristorante (al pian terreno) e da alcuni locali dedicati alla lavorazione delle carni (seminterrato). Come hanno spiegato gli stessi pompieri intervenuti, è rimasta solo la parte in muratura.

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IL SINDACO

«Ho sentito la famiglia – spiega Ermes Petris, sindaco che di recente si è dimesso dall’incarico per motivi di salute –, sono rattristati per l’accaduto, ma non hanno intenzione di abbattersi. Anzi intendono ripartire. Per la comunità è stato un enorme danno anche a livello di immagine perché, in collaborazione con quella struttura turistica, eravamo riusciti a stabilire rilevanti agganci con una clientela particolare e di alto livello.