Truffe su internet, boom durante la quarantena: la nuova piaga del Bellunese
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L’Arma ha celebrato il 206° anniversario della fondazione. I dati di un anno di attività con quasi il 27 per cento in più di pattuglie sul territorio e il calo di un terzo dei furti
BELLUNO. Quasi il 32 per cento di furti in meno dell’anno scorso, con l’11 per cento dei ladri scoperti, ma aumentano le truffe informatiche seppure solo dell’1,76% e con il 18,71 per cento degli autori scovati. Freccia in su anche per i danneggiamenti del 12,05 per cento mentre sono crollate le rapine e i reati legati alla droga: 24 con 19 scoperti.
È la fotografia della “mala” in provincia scattata dall’Arma dei carabinieri che ieri ha festeggiato il 206° anno di fondazione. Una breve cerimonia, con la deposizione di una corona di alloro, è stata celebrata nel comando provinciale di viale Europa, presenti il prefetto Adriana Cogode e il comandante provinciale, il colonnello Francesco Rastelli. Le autorità, dopo aver ascoltato in raccoglimento le note del “Silenzio”, hanno deposto la corona d’alloro. Una cerimonia sobria, ma densa di significato nel particolare momento storico: le accortezze Covid hanno imposto questo, non solo in provincia ma sull’intero territorio nazionale.
Il momento è stato comunque un trampolino per divulgare qualche dato sulla attività dei carabinieri nell’anno che va dal giugno 2019 al maggio 2020.
Dati statistici che testimoniano la presenza dell’Arma in un territorio, il Bellunese, caratterizzato dall’assenza di una delittuosità di spessore ma che proprio in ragione di queste considerazioni merita una costante attenzione da parte di tutte le forze di polizia per evitare infiltrazioni pericolose.
Non a caso, la presenza e la prevenzione hanno visto l’aumento di un quarto rispetto a quanto messo in atto l’anno scorso (da giugno 2018 a maggio 2019). Covid ci cova (nel senso che i mesi del 2020 hanno la sua impronta per il controllo delle misure emergenziali), ma tant’è, i servizi dei carabinieri sono stati di oltre un quarto in più.
L’attività preventiva con pattuglie in strada e perlustrazioni, è aumentata del 26,79%: 25.656 (di cui 5210 per emergenza Covid) contro le 19.446 precedente.
I furti nel periodo considerato sono passati da 1358 a 926 con un -31,81%: 104 poi quelli scoperti pari all’11,23%.
Rapine in picchiata: 4 (-75%) di cui 3 scoperte. In calo anche i reati di incendi (5, -75%) e legati al mondo degli stupefacenti: da 42 a 24 (il 42,86% in meno con 19 scoperti (il 79,17%).
Ma se la gente in casa in questi cinque mesi ha scoraggiato i ladri ad entrare, l’uso di internet ha innescato invece il problema delle frodi informatiche e delle truffe online: 866 quelle registrate e 162 quelle scoperte (il 18,71%).
Le pattuglie su strada hanno visto diminuire del 13,48% le contravvenzioni che sono state 2.406 (rispetto alle 2.781 dell’anno 2018/2019). Scendono di poco anche le contestazioni per guida in stato di ebbrezza: -4,72% (121 contro 127 dell’anno scorso); otto i casi di guida sotto l’effetto di sostanze psicotrope o droga (8 quest’anno e altrettante l’anno prima). A questo si aggiunga l’attività del Nucleo Investigativo del comando provinciale coordinato dal maggiore Marco Stabile, un reparto prioritariamente impegnato nelle attività di indagine di più elevato spessore: specie i delitti che investono le cd “fasce deboli”, i maltrattamenti in famiglia e i reati riconducibili al “codice rosso”.