PENSIERI SPARSI DELLA SERA – Finale da incubo, è uno stillicidio. Ma servono investimenti anche senza Champions
CRONACA DI UNO STILLICIDIO ANNUNCIATO – Non c’è niente di più logorante di questo finale di stagione. Dopo il ko col Porto e il susseguente esonero di Di Francesco (che, come previsto, non ha avuto effetti miracolosi) ero più che convinto che si sarebbe inevitabilmente finiti per procedere verso un mesto epilogo. La squadra è scoppiata. Non si riesce a vincere una partita se non per sbaglio (leggi Roma-Empoli), ma nonostante questo si continua a galleggiare in quel limbo di classifica che ti permette, solo matematicamente, di tenere viva una speranza. Insomma, uno stillicidio. E mancano ancora otto partite. OTTO. Un’eternità ancora tutta da patire.
LA NORMALITÀ DI MIRANTE E LA FRESCHEZZA DI ZANIOLO – Della partita di ieri mi rimane la profonda amarezza del volersi disperatamente attaccare alle pochissime note positive: la sorprendente normalità di Mirante dopo le papere di Olsen; gli ultimi venti minuti della Roma, che dopo una serie di partite letteralmente non giocate ci danno la pallida idea di chissà quale reazione; ma soprattutto la forza di questo Zaniolo, un ragazzo che conferma di avere doti superiori alla media, specialmente se paragonato alla mollezza di chi gli sta intorno.
INVESTIMENTI ANCHE SENZA CHAMPIONS – Chiudo i pensieri sparsi di oggi partendo dalle parole di ieri sera di Zaniolo. In tanti si sono arrabbiati per quel “vedremo“, una semplice parolina detta a caldo nella quale si rifugiano spesso i giocatori, specialmente se sono alla vigilia di un incontro importante che potrebbe permettergli di guadagnare il quintuplo di quanto fatto fino ad oggi. Non ne farei di certo un caso. Piuttosto mi concentrerei sulla necessità da parte del club di costruire intorno a Zaniolo un progetto serio e degno di una Roma che vuole subito tornare in Champions, già dal prossimo anno.
Per questo mi sembra assurdo pensare a un depauperamento della rosa e a cessioni scriteriate senza quarto posto. Al contrario, la squadra ha bisogno di rafforzarsi per tornare subito nell’Europa che conta. Le parole di Calvo di ieri sono state emblematiche in tal senso: la mancanza della Champions per un anno non sarebbe un grosso problema per la Roma, l’importante è che non diventi una costante. E per non far sì che questo accada, serve continuare a investire. Stavolta però in modo sapiente, senza sbagliare altri acquisti. Al nuovo ds (che potrebbe anche essere Massara) il compito di non ripetere più gli errori del recente passato.
Andrea Fiorini – Giallorossi.net