Migranti, perché sbarcano nonostante il no di Salvini?
Aveva detto no per tutta la giornata e anche in quelle precedenti il ministro dell’Interno Matteo Salvini: i migranti non sbarcheranno dalla Sea Watch. Invece i migranti sono sbarcati dalla nave ferma da due giorni al largo di Lampedusa e il responsabile del Viminale lo ha saputo mentre era collegato in diretta con la trasmissione Non è L’arena su La7.
La nave Sea Watch 3 è stata messa sotto sequestro dalla Guardia di Finanza e andrà a Licata. I 47 migranti ancora a bordo, dei 65 soccorsi dalla Ong tedesca il 15 maggio a 30 miglia dalle coste libiche, sono stati fatti sbarcare a Lampedusa.
Durissima la posizione del leader leghista: «Sono pronto a denunciare per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina chiunque sia disponibile a far sbarcare gli immigrati irregolari su una nave fuorilegge. Questo vale anche per organi dello Stato: se questo procuratore autorizza lo sbarco, io vado fino in fondo».
Ad autorizzare lo sbarco è stato il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio perché contestuale e contemporanei al blocco dell’imbarcazione che servirà a verificare se la condotta del comandante della nave abbia violato la legge. I migranti messi in salvo «saranno affidati a personale della Questura di Agrigento per la identificazione e per i necessari atti di polizia giudiziaria» secondo quanto detto dal procuratore. Due migranti, un disabile e una donna incinta, erano già stati portati sull’isola perché avevano bisogno di cure. Anche per i bambini e le loro famiglie c’era l’autorizzazione a scendere. Gli altri sono fatti salire su gommoni e portati al centro di identificazione di Lampedusa.
Vedendo le immagini in diretta Salvini ha detto che chi ha dato l’ordine di sbarcare ne dovrà rispondere agli italiani. «Chi è che li ha autorizzati a sbarcare? Io no, non ho autorizzato niente, deve essere qualcun altro. Io sorrido ma è grave. Perché siamo un Paese sovrano con leggi, regole, una storia e nessuna associazione privata se ne può disinteressare. Qualcuno quell’ordine lo avrà dato. Questo qualcuno ne deve rispondere».
Secondo Salvini anche in caso di sequestro nessuno sarebbe dovuto scendere dalla nave. «Per me possono stare lì fino a quando non intervengono o l’Olanda o la Germania, o la Libia e Malta. Non vedo cosa c’entri l’Italia. Per me possono stare lì fino a ferragosto: gli porto da mangiare, gli porto da bere. Sono pronto a denunciare per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina chiunque sarà disponibile a far sbarcare immigrati da una nave fuorilegge. Questo vale anche per organi dello Stato».
È arrivata poco dopo la risposta del ministro dei Trasporti Toninelli. «Porti chiusi a Sea Watch come a tutte le navi che non rispettano le convenzioni internazionali. Salvini, se ha qualcosa da dirmi, me la dica in faccia. Non parli a sproposito. È evidente che l’epilogo della vicenda è legato al sequestro della nave da parte della magistratura, non serve un esperto per capirlo. Magari il ministro dell’Interno si informi prima di parlare. E trovi soluzioni vere sui rimpatri, non ancora avviati da quando è il responsabile della sicurezza nazionale».
https://twitter.com/matteosalvinimi/status/1130394959406870528Il ministro dell’Interno non cambia via perché dice che ci sono stati meno sbarchi, meno morti (solo due cadaveri recuperati in mare), meno dispersi nel Mediterraneo. Secondo le stime dell’UNHCR aggiornate a maggio 2019 ci sono state 402 persone morte o disperse. «Io testimonio la mia Fede salvando vite umane», ha detto Salvini, «e combattendo gli schiavisti e i trafficanti di esseri umani, accogliendo chi ha davvero bisogno ma facendo rispettare regole e confini. Felice del sostegno da parte di tante donne e uomini di Chiesa, lavoro per riportare anche l’Europa sulla via della difesa delle sue radici giudaico-cristiane, negate e dimenticate dai burocrati di Bruxelles servi degli interessi della finanza e dei poteri forti».
Ancora su La7, a Coffee break, ha commentato di nuovo il caso. «Indagato per favoreggiamento il comandante della Sea Watch? Questo dimostra che non è Matteo Salvini il cattivo con le ong e conferma quello che sostengo da mesi, e cioè che favoriscono l’immigrazione clandestina e aiutano gli scafisti. Le navi pirate illegali una volta sequestrate devono essere in condizione di non essere più utilizzate, vanno messe in condizioni di non nuocere più. A mio avviso è un segnale pericoloso quello di far scendere i migranti perché altri scafisti, se vedono che ce la fanno, poi mettono altri migranti in mare».