A Monfalcone M5S, La nostra città e Pensionati in un'alleanza alternativa al Pd
MONFALCONE Nelle grandi manovre di avvicinamento alla campagna elettorale si è affacciato un polo alternativo, cui il Pd, per esempio, guarda con interesse perché vorrebbe abbracciarlo nella grande coalizione a centrosinistra. Mentre, per il momento, il trittico composto da Partito Pensionati, La nostra Città e M5S si smarca da tutti, ribadendo la propria autonomia. La prima uscita ufficiale il volantinaggio di sabato tra piazza e via Battisti, con manifestino distribuito ai passati stampato in proprio da Antonio de Lieto, Annamaria Furfaro, Gualtiero Pin e, solo per questo argomento specifico, anche Elisabetta Maccarini del Misto. Titolo del volantino, con i tre loghi dei gruppi consiliari: “Monfalcone. ..città dei cantieri infiniti”.
Prendendo spunto dall’argomento che imperversa sui social del rifacimento con resurrezione del “biscotto” di piazza della Repubblica i quattro hanno, con l’iniziativa, proposto una prospettiva diversa. E cioè: «Sì al rifacimento della pavimentazione con materiale più resistente e duraturo», giacché numerosi sono stati «i casi di caduta accidentale» per i dissesti, ma «no al maxi piano di rifacimento totale». «Si progetta di aprire a breve un mega cantiere in pieno centro senza preoccuparsi di eventuali danni ai fatturati dei commercianti già in ginocchio a causa delle chiusure per Covid – è scritto nel manifestino – di contro ci si dimentica di tutte quelle fasce deboli che non arrivano alla fine del mese, che hanno difficoltà persino per il pasto quotidiano». E ancora: «Non ci si preoccupa di garantire più sicurezza agli anziani che vivono da soli assicurando loro un tale allarme che avrebbe costi irrisori, ma che risolverebbe bene tante situazioni». Per chiudere: «Il fantomatico degrado sbandierato a destra e a manca e decorato con cancelli e inferriate, è solo uno specchietto per allodole. “Chi sa fa”...Ma le macerie, i cocci e i debiti rimarranno a Monfalcone». Tradotto: più attenzione al welfare, utilizzando i soldi per la “mappa dei bisogni” e per il teleallarme. —
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